Litigano a La7, ma la guerra l’ha scatenata Putin e non Zelensky

Zelensky La7

Pesantissimo scontro a La7 sul destino di Zelensky, sono volate parole grosse, pesanti, nel dibattito in studio durante Piazza Pulita di Corrado Formigli. Molto duro il botta e risposta tra il prof. Orsini e Cecilia Sala: “Se Zelensky diventa un ostacolo alla pace, deve essere abbandonato”, dice lui; replica lei: “Gli ucraini stanno con Zelensky, e cosa succede in Ucraina lo decidono gli ucraini e non lei”.

Il dibattito televisivo sulla guerra ormai si sta trasformando in una serie di opinioni in libertà senza alcun collegamento con la realtà; opposte tifoserie sembrano dimenticare che il conflitto c’è. A tutti pare interessare solo attribuire “la colpa”.

Zelensky bersaglio pure a La7

Ma è indubbio quello che è successo ora: i soldati al confine con l’Ucraina è stato Putin a schierarli fino al momento di sferrare l’attacco. E non può esserci alcun dubbio sulla responsabilità di chi è rimasto con la pistola fumante in mano.

Altra cosa è la discussione sul passato: ma è nella storia dell’umanità che le sopraffazioni si susseguono prima a livello politico e diplomatico fino al momento di esplodere a livello militare. Ma nulla può essere tolto alla responsabilità di chi azione il grilletto per la guerra.

Zelensky sarà anche uno strano personaggio e anche questo è stato al centro della discussione a La7. Però senza la sua capacità di chiamare il popolo alla resistenza contro Mosca, l’Ucraina oggi sarebbe già un possedimento della Russia di Putin. E non può essere questo il sistema per governare il mondo.

Ma Biden vuole la pace?

Poi, certo, ci sono anche gli atteggiamenti bellicosi di Joe Biden, che sembra voler allontanare ogni giorno qualunque prospettiva negoziale. Ma non si possono sottacere le smanie e le ambizioni di Vladimir Putin. È con queste che oggi il mondo è costretto tragicamente a dover fare i conti.

Non si vede una via d’uscita al conflitto. Ed è la cosa più brutta che si possa raccontare in questi giorni drammatici.