Ladispoli, è ‘guerra’ tra 8 società sportive per la gestione delle palestre comunali: decisioni della Giunta in ‘bilico’

A Ladispoli, il confronto tra 8 società sportive locali per la gestione delle palestre comunali si è trasformato in una vera e propria battaglia legale. Al centro della controversia, le decisioni della Giunta comunale e degli Uffici amministrativi comunali, contestate da una società sportiva (A.S.D. Pallacanestro Dinamo Ladispoli) che si sente penalizzata nella distribuzione degli spazi.
Ladispoli, al Tar del Lazio scoppia la ‘guerra’ tra 8 società sportive
Tutto ha inizio con la deliberazione comunale n. 156 del 26 luglio 2024, in cui la Giunta stabilisce i criteri per l’assegnazione delle palestre scolastiche per l’anno sportivo 2024/2025. Seguono poi una serie di determinazioni dirigenziali, tra cui l’approvazione di un avviso pubblico e la definizione delle graduatorie da parte della commissione esaminatrice. In particolare, la determinazione del 27 settembre 2024 assegna la palestra “Corrado Melone” in via esclusiva all’ASD Basket Città di Ladispoli, una decisione che scatena la protesta.

Ladispoli, i giudici chiedono la presenza di tutte le società sportive coinvolte
Otto società sportive, tra cui ASD Volley Ladispoli, ASD Sport Ladispoli e ASD All Blacks 58, si dovranno ora presentare al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio. A finire sotto contestazione sono stati i punteggi assegnati nelle graduatorie. Secondo l’accusa vi sarebbero irregolarità nella procedura e i criteri adottati avrebbero favorito – il condizionale è d’obbligo in questa fase ancora iniziale del procedimento giudiziario – alcune associazioni a scapito di altre. Secondo i ricorrenti, l’assegnazione esclusiva degli spazi contraddice i principi di equità e trasparenza.
Uno degli elementi chiave del ricorso riguarda un presunto errore di calcolo che avrebbe portato l’ASD Basket Città di Ladispoli a ottenere un punteggio più alto del dovuto. Se confermato, questo errore modificherebbe la graduatoria, portando l’ASD Volley Ladispoli in una posizione più favorevole.
Decisioni di Giunta e Uffici ‘sospese’
Nel corso della udienza del 15 gennaio 2025, il Tar del Lazio ha rilevato la necessità di integrare il contraddittorio. Il tribunale ha ordinato alla parte ricorrente di notificare i motivi aggiunti a tutte le associazioni coinvolte, fissando una nuova udienza per il prossimo 12 marzo 2025. Questa integrazione è essenziale per garantire che tutte le parti abbiano la possibilità di esprimersi sul caso.
Il TAR ha inoltre sottolineato che i motivi aggiunti presentati includono, in via subordinata, una richiesta di risarcimento danni per presunte illegittimità nella procedura amministrativa. Tuttavia, la trattazione di questa domanda dipenderà dall’esito dell’esame principale.
Impatti sulla comunità sportiva
Il caso ha sollevato grande attenzione nella comunità sportiva di Ladispoli, evidenziando le difficoltà nella gestione degli impianti comunali in una città con un’alta domanda di spazi per attività sportive. La decisione finale non riguarderà solo l’assegnazione delle palestre, ma anche il modello di gestione che il Comune intende adottare per garantire pari opportunità a tutte le associazioni.
Con l’udienza fissata a marzo, forse lo stesso futuro della stagione sportiva potrebbe essere in bilico? Le società sportive sperano in una soluzione che rispetti le esigenze di tutti, ma il clima è segnato da tensioni e incertezze. Ladispoli attende con ansia un verdetto che potrebbe ridefinire l’organizzazione sportiva della città.
