Ladispoli, portico vista mare troppo grande: batosta in Tribunale per un cittadino

Un classico portico, come quello di Ladispoli

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Una vera e propria manciata di metri quadri in più è costata cara a un cittadino di Ladispoli, residente nella zona residenziale di Marina di San Nicola. Il cittadino ha perso la sua battaglia legale contro Regione Lazio e Comune di Ladispoli. Il Tribunale Amministrativo Regionale ha respinto il ricorso del 2023 presentato per ottenere l’accertamento della compatibilità paesaggistica su una struttura realizzata nel suo giardino.

Al centro della contesa, un portico costruito accanto all’edificio principale, che secondo gli accertamenti supera di circa 3 metri quadri il limite massimo consentito. Una “eccedenza minima”, secondo il ricorrente, ma non per il Tar, che conferma la bontà delle decisioni del Comune e, poi, della Regione Lazio.

Ladispoli, la struttura non è una tettoia, ma un portico

L’intero procedimento ruotava attorno alla classificazione della struttura. Secondo il cittadino si trattava di una tettoia, un elemento edilizio più leggero e meno vincolato sotto il profilo urbanistico e paesaggistico.

Tuttavia, i giudici hanno dato ragione alla Regione, che aveva già rigettato l’istanza definendo l’opera come un portico. Una differenza tutt’altro che semantica: il portico, a differenza della tettoia, ha una configurazione più massiccia, è coperto e spesso ancorato stabilmente alla costruzione principale, come nel caso in esame.

Le immagini allegate da entrambe le parti hanno mostrato una struttura priva di autonomia statica, aperta su uno o due lati e saldamente collegata all’immobile, rientrando così nella definizione di portico secondo il Regolamento Edilizio Tipo, recepito da Stato e Regioni.

Ladispoli e i limiti del 25%: 3 metri quadrati in più, per il Tribunale

Il Tar ha ritenuto corretta l’applicazione del Protocollo d’Intesa tra Ministero della Cultura e Regione Lazio: per essere compatibili con il paesaggio, portici e altre strutture accessorie non devono superare il 25% dell’area di sedime del fabbricato principale.

In questo caso, però, la superficie totale del portico – 19,04 metri quadri – eccedeva tale soglia di circa 3 metri quadri. Una violazione che ha reso l’intervento inammissibile, senza necessità di ulteriori valutazioni da parte della Soprintendenza.

Il tentativo del ricorrente di minimizzare l’impatto dell’eccedenza, sostenendo che essa non alterava il contesto paesaggistico, è stato giudicato irrilevante. Le norme vigenti non prevedono margini di tolleranza: il superamento dei limiti, anche se lieve, comporta automaticamente l’archiviazione dell’istanza.

Tempistiche e regolamento consortile: irrilevanti

Il cittadino di Ladispoli aveva sollevato anche una questione formale: secondo il suo legale, la Regione avrebbe sforato i termini di 180 giorni previsti per la conclusione del procedimento. Ma il TAR ha chiarito che il mancato rispetto di tale termine non determina né il silenzio assenso né la decadenza dell’autorità a pronunciarsi. Nessuna violazione procedurale, quindi.

Non ha avuto miglior sorte neanche il riferimento al Regolamento Consortile di Marina di San Nicola, che secondo il ricorrente permetterebbe l’opera. I giudici hanno rilevato che la struttura sorgeva in aderenza ai confini di proprietà, violando le distanze minime stabilite dal regolamento stesso. Un elemento già contestato nel 2006 con un’ordinanza di demolizione del Comune di Ladispoli, confermata da una precedente sentenza dello stesso TAR.

La sentenza e le spese legali

Con la sentenza pubblicata l’11 luglio 2025, la Seconda Sezione Quater del TAR del Lazio ha respinto il ricorso. Il cittadino è stato condannato a pagare 1.500 euro di spese legali alla Regione Lazio. Nessun onere invece nei confronti del Comune di Ladispoli, che non si è costituito in giudizio.

Una sconfitta giudiziaria che dimostra come anche un piccolo ampliamento non autorizzato possa generare conseguenze pesanti, soprattutto in aree soggette a vincolo paesaggistico. In materia edilizia, il rispetto formale delle norme resta imprescindibile, anche per pochi metri quadri.

Marina di San Nicola, a Ladispoli, foto Google Maps
Un classico portico, come quello di Ladispoli
Un classico portico, come quello di Ladispoli – www.7colli.it