Laghetto dell’Eur, un tuffo nel futuro: sarà balneabile. Iniziati i lavori di Acea
Prosegue l’iter che porterà alla piena balneabilità del laghetto dell’Eur. Nelle prossime settimane, infatti, Acea Infrastructure inizierà le analisi e il monitoraggio delle acque del bacino artificiale, uno dei simboli del quartiere dell’Esposizione Universale.
Il progetto
Le attività sono state affidate da Eur Spa alla società che per il Gruppo Acea si occupa di progettazione, servizi di laboratorio e ingegneristici. Lo scopo è quello di valutare e analizzare il quadro chimico-biologico e idro-morfologico delle acque del bacino artificiale progettato nel 1936, in vista dell’Esposizione Universale del 1942, saltata a causa dell’entrata in guerra dell’Italia. La realizzazione iniziò solo nel Dopoguerra, concludendosi nel 1962.
Un bagno nel Laghetto
Quello del monitoraggio è il primo passo di un progetto finanziato con 8 milioni di euro da Eur Spa, partecipata al 90% dal ministero dell’economia e delle finanze e al 10% da Roma Capitale, che punta a rendere balneabile il laghetto, sul modello dell’Idroscalo di Milano o del Baldeschiff di Berlino. E si inserisce in un più ambio piano di riqualificazione del quartiere, che prevede anche la ristrutturazione delle facciate degli edifici storici, in particolare quelli risalenti al Ventennio e ricoperti in marmo, per i quali nel 2022 l’ente ha stanziato circa 45 milioni di euro.
I lavori di Acea
Acea Infrastructure, controllata al 100% dal Gruppo Acea, si occuperà di eseguire, mediante l’utilizzo delle più avanzate tecnologie di monitoraggio ed analisi, tutte le attività necessarie a valutare la qualità e i parametri delle acque del lago e di quelle provenienti dai pozzi della Cecchignola che alimentano il bacino, oltre alle analisi batimetriche per l’individuazione dell’altezza dei sedimenti accumulati sul fondo del lago e quelle idrodinamiche e chimico-fisiche per valutare il tempo di ricambio delle acque del bacino. Tutti i dati raccolti verranno poi utilizzati da Eur spa per valutare gli interventi più efficaci, sia per migliorare la qualità delle acque che per mantenerne lo stato di “salute”.