Lago di Vico, dalle sue origini vulcaniche ad oggi: meta di molti turisti (FOTO)

Lago di Vico dalla storia vulcanica ai giorni nostri

Un luogo affascinante dove immergersi completamente nella natura a stretto contatto con gli animali, il lago di Vico attira numerosi turisti l’anno. Origini vulcaniche ed immerso in una riserva naturale, il lago offre numerosi itinerari ai visitatori. Il Monte Venere ed il Monte Fogliano lo circondano con le loro foreste a perdita d’occhio.

Le sue origini “turbolente”

Il lago di Vico si trova nell’area del Lazio Settentrionale e più precisamente in una depressione tra Ronciglione, San Martino al Cimino, Casaletto e San Rocco. La sua attività a livello eruttivo tra, 400.000 e 90.000 anni fa, era piuttosto marcata. A seguito della frequente attività vulcanica infatti, l’edificio vulcanico di allora è sprofondato andando a creare una caldera. L’attività del vulcano era prevalentemente di tipo esplosivo. Come riporta il sito parchilazio.it, il chimismo di questo vulcano era alcalino-potassico come del resto per la maggior parte dei vulcani laziali. Il vulcano, detto Vico, era alto inizialmente più di 2500 metri. Un edificio vulcanico piuttosto imponente che a seguito quindi di diverse eruzioni è collassato. Oggi rimane una caldera che ospita il lago omonimo a 507 metri dal livello del mare con una profondità massima di circa 50 metri e tutt’oggi balneabile.

Flora e fauna

Il lago di Vico si colloca all’interno della riserva naturale omonima, incastonato tra il Monte Venere ed il Monte Fogliano. Intere foreste di faggi, cerri e castagni dominano l’area regalando uno spettacolo unico ai visitatori che ogni anno affollano l’area. Come riporta il sito parchilazio, ci sono almeno 300 specie di funghi nella riserva naturale. Essendo una riserva naturale tutta l’area risulta protetta dal 1982. Un territorio quindi ricco di biodiversità. Dal punto di vista della fauna tantissimi sono gli animali che vivono nella riserva naturale. Volpi, tassi, animali notturni, picchio, svasso e cinghiali, questi sono solo alcune delle specie presenti nella zona.

Come arrivarci

Per arrivare a questa meta meravigliosa partendo da Roma Nord, bisogna innanzitutto intraprendere la via Cassia Veientana SS2bis. Una volta percorsa per diversi chilometri ed arrivati alla rotonda dopo Monterosi, bisogna seguire la SS311 via Nepesina fino alla rotonda per prendere la via Cassia Cimina SP1. Una volta giunti poco prima di Ronciglione bisogna seguire viale 5 giugno e poi via della Resistenza sino ad imboccare via Padre Mariano da Torino. Una volta percorsi pochissimi chilometri si potrà già intravedere il lago e basterà seguire la Strada Provinciale 39 per giungere a destinazione.