L’allarme: “Con questi dati il Lazio finisce in zona gialla”. La replica di D’Amato

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Il Lazio rischia la zona gialla? L’allarme che rimbalza in queste ore sui siti e tra gli addetti ai lavori, ha mandato in fibrillazione i romani e i cittadini del Lazio.

L’Istituto superiore di sanità, nelle sue proiezioni relative ad agosto, stima che alcune regioni potrebbero già trovarsi a rischio. Su tutte il Lazio che paga il fatto di essere il territorio dove il Covid circola in maniera meno controllabile, potrebbe arrivare a sfiorare il 20 per cento per i tassi di occupazione dei posti letto di terapia intensiva e dei posti letto di area medica non critica. Un avanzamento che significherebbe inevitabilmente finire in giallo dopo Ferragosto.

Effetto festeggiamenti: il parere di Antonio Magi

“Il rialzo del numero di” Covid “positivi a Roma e nel Lazio è dovuto a comportamenti scorretti” come “i festeggiamenti per la vittoria dell’Italia agli Europei” di calcio, “ma credo che, visto il periodo di vacanze, abbiano inciso anche i rientri dai viaggi. A luglio le persone sono partire per l’estero, sono andate in giro per l’Italia e di questi rientri non sappiamo nulla. Così Antonio Magi, presidente dell’Ordine dei medici di Roma e provincia.

L’assessore D’Amato sul pericolo del Lazio in zona gialla

“Escludo che il Lazio torni in zona gialla, siamo molto lontani dai parametri e anche il livello oggi dell’occupazione (dei posti negli ospedali, ndr) è 10/12 volte inferiore ai target nazionali che sono stati dati. Sicuramente bisogna correre con la vaccinazione e noi saremo la prima regione italiana a raggiungere del 70% in doppia dose l’8 agosto e dell’80% entro fine agosto”. Lo ha detto Alessio D’Amato, assessore alla Sanità della Regione Lazio a margine della consegna delle benemerenze agli operatori dell’Ares 118.