L’ambasciatore Razov: “I vostri giornali pieni di bufale, non c’è alcun ricatto nucleare”

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”Non abbiamo intenzione di partecipare a questa escalation”, da parte russa ”non c’è alcuna minaccia e non c’è alcun ricatto. Abbiamo vari tipi di armamenti, tutto il resto sono speculazioni dell’Occidente e dei mass media”. Lo ha dichiarato l’ambasciatore russo Sergey Razov a “Porta a Porta”. ”Possiamo usare le armi nucleari solo se si crea una minaccia diretta all’esistenza del nostro Stato. Come ha detto il presidente Putin, difenderemo il nostro territorio con tutti i mezzi e con tutte le forze a nostra disposizione”, ha detto Razov. Sottolineando che ”abbiamo una dottrina militare e in questa si indica molto chiaramente quando è possibile l’uso delle armi atomiche da parte nostra. Una di queste occasioni è in caso di aggressione alla Federazione russa”.

Razov: non abbiamo sabotato noi il gasdotto, non siamo idioti

”Capisco che sotto la visione della propaganda russofoba si possano creare strane immagini, ma garantisco che non siamo idioti”. Lo ha dichiarato l’ambasciatore russo parlando di ”speculazioni” a proposito di un presunto sabotaggio russo dei gasdotti di Nord Stream nel Mar Baltico. Eha aggiunto: “Sono sicuro che questo conflitto si concluderà con degli accordi di pace”. Ma forse ”per poter avviare negoziati con Kiev dovremo aspettare un cambio di presidente” in Ucraina ”o un cambio di vedute del presidente” ucraino Volodymyr Zelensky”.

Non c’è stata nessuna annessione dei territori, ma una libera adesione

”I giornali italiani sono pieni di fake news, è la cosa più leggera che si possa dire di quello che viene pubblicato” a proposito della guerra in Ucraina” Ha detto ancora Razov sulla nostra stampa. ”Sui mass media occidentali, compresi quelli italiani, ci sono notizie che per leggerle bisognerebbe essere costretti da un tribunale”, ha aggiunto.”Non c’è stata alcuna annessione” di territori ucraini, ma si è trattato di ”un’adesione” sul ”principio della possibilità dell’autodeterminazione dei popoli sancito dalla Carta delle Nazioni Unite”. Lo ha dichiarato l’ambasciatore russo Sergey Razov a proposito di quelli che Kiev e la comunità internazionale ha definito ‘referendum farsa’.