L’Anpi mi querela perché non accetta critiche. 25 aprile bellicoso

Tutti attaccano l’Anpi, che se la prende con me e mi querela. Pazienza, una medaglia ci voleva con tanto di annuncio a mezzo stampa nel pieno delle polemiche sulla guerra russa. L’ho appreso ieri dalle agenzie di stampa, come scrivo più avanti.
Eppure non ho in casa bandiere della NATO e nemmeno ho la divisa da manifestante in modalità 25 aprile.

Sopporterò la querela dell’Anpi
Ma tant’è, abbiamo tanta pazienza e sopporteremo anche questa. In Italia, mica nella Russia democratica, non si può contestare un comunicato che persino Matteo Renzi giudicò “vergognoso” ricordando la propria adesione all’Anpi “da sindaco di Firenze”. Chissà se l’Anpi querela anche Renzi, male che va lo chiamo a testimoniare.
Invece sulla querela annunciata a Massimo Gramellini del Corriere della Sera si sono riservati una decisione. “Intanto vi comunico – ha detto Pagliarulo ai giornalisti – che abbiamo querelato Il Tempo per il titolo ‘I partigiani dell’Anpi abbracciano Vladimir Putin: legittime le bombe sull’Ucraina‘”, ha aggiunto.
Bagattelle a parte, quel che stupisce della dirigenza Anpi è la superficialità con cui si sta avvicinando al “suo” 25 aprile. “Suo” sì, come in tanti rinfacciano al presidente dell’associazione Pagliarulo. Sembra la festa di casa sua, dispensano inviti e modalità.
Un 25 aprile bellicoso…
Perché è lui a dettare persino quali saranno le bandiere ammesse al raduno. “Guai a chi verrà con quella della NATO!”, esclama. Eppure c’è chi giura di non averne mai viste di 25 aprile. Lo avrà saputo dal KGB?
Se a questo aggiungiamo la consueta e triste polemica inscenata come ogni anno con la comunità ebraica che gradirebbe invece non vedere gli stendardi palestinesi – e oggettivamente è difficile individuare la compatibilità – c’è da immaginare più di un incidente alla manifestazione senza un robusto servizio d’ordine… Rischia di essere un evento bellicoso.
Speriamo che l’Anpi non trascini in tribunale anche la comunità ebraica: si rischia di intasare i palazzi di giustizia di mezza Italia. Quest’anno dovranno cantare “Bella addio”.