Latina, 18 clandestini fuggono e prendono il primo treno per Roma

inflessibili clandestini in fuga

Il governo e la Regione Lazio non hanno più il controllo dei clandestini. Ma non l’hanno mai avuto. Nel corso della notte, infatti, 18 clandestini trasferiti a Latina il 28 luglio e attualmente ospitati nel Cas di Cori (Latina), tutti già sottoposti a tampone e risultati negativi al Covid-19, si sono allontanati dalla struttura dove stavano osservando il periodo di sorveglianza fiduciaria.

I clandestini si sono dispersi ai quattro venti

Dalla prima ricostruzione della polizia, è emerso che le 18 persone si sono allontanate intorno alla mezzanotte dopo aver scavalcato alla spicciolata un muro laterale dell’edificio. Eludendo la sorveglianza da parte delle forze di polizia presenti sul posto. Subito dopo aver avuto notizia dell’allontanamento il questore, insieme con personale delle volanti, della Digos, della Squadra Mobile e del commissariato di Cisterna di Latina, ha diretto la ricerca nelle zone circostanti, che ha permesso di rintracciare sette immigrati. Questi  si erano nascosti nelle campagne circostanti la stazione ferroviaria di Cisterna (Latina) e lungo i binari.

Quanto ci costano le ricerche?

Inoltre sono state subito fornite ai poliziotti di Roma Termini le fotografie degli stranieri non ancora rintracciati, ritenendo plausibile che potessero aver preso il primo treno utile, delle 5, per Roma. E lì, infatti, sono stati fermati altri sei clandestini, che avevano raggiunto a piedi Latina Scalo. Proseguono le ricerche degli altri cinque stranieri. Domanda: ma questo spiegamento di uomini e mezzi, quanto costa alla collettività? Non costava meno un biglietto aereo per rispedirli a casa loro?

Problemi anche a Giardinetti e a Sabaudia

Ma non è finito il calvario della nostra regione. Come comunica con una nota l’Unità di crisi Covid-19 della Regione Lazio, “la Asl Roma 2 ha disposto la chiusura temporanea del centro estivo Monkey Village perché trovati due casi positivi collegati al cluster. Sono state testate 33 persone tra operatori, ragazzi e genitori. Il centro non fa attività dal 29 luglio”. La struttura si trova nel quartiere Giardinetti nel VI municipio. Inoltre a Sabaudia proseguono le attività di contact tracing sui contatti del bagnino positivo. Il caso indice probabilmente è una persona rientrata dalla Spagna.

(Foto: Favaraweb)