Latina, indagine sulle coop gestite dalla suocera e la moglie del deputato Soumahoro. Che non parla

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La bomba la sgancia Repubblica. Ora ci auguriamo che venga aperto il vaso di Pandora sulle coop che gestiscono immigrati in tutta Italia. Immigrati, anche minori, dopo essere sbarcati in Italia illegalmente, non avrebbero trovato il Bengodi promesso. Hanno trovato invece in due cooperative della zona, privazione dei servizi essenziali, come luce e acqua. La procura ha aperto un’indagine a Latina nei confronti delle coop Karibu e Consorzio Aid. Una la gestisce la suocera Marie Terese Mukamitsindo e l’altra la moglie del deputato di origine ivoriana Aboubakar Soumahoro, Liliane Murekatete. L’inchiesta  nata dopo le denunce del sindacato Uiltucs, il sindacato di categoria della Uil dei lavoratori del terziario, turismo, commercio e servizi. A queste coop erano affidati progetti finanziati dalla Prefettura pontina e da altri enti.

La suocera e la moglie del deputato Soumahoro al centro dell’inchiesta

Si tratta di alcune decine di lavoratori immigrati, che hanno raccontato la loro storia al sindacato. Alcuni sostengono di non ricevere stipendi anche da due anni, altri che gli accordi con l’ispettorato del lavoro disattesi. Altri ancora si sono visti richiedere fatture per ottenere lo stipendio. I carabiineri a la Procura stanno indagando: secondo Repubblica parte della documentazione delle coop trovata nella spazzatura vicino la sede della Karibu. I lavoratori denunciano in particolare il fatto di essere stati lasciati in stato di abbandono, senza cibo né vestiti, e di essere stati mandati a lavorare o a dormire in posti che hanno definito “cattivi”, uno dei quali a Napoli.

Nuova inchiesta coinvolge le coop che gestiscono i centri di accoglienza

Non è la prima volta che le cooperative che gestiscono centri di accoglienza per immigrati si trovano coinvolte in inchieste e indagini. Ma stavolta le accuse sono pesanti, e rivolte da minorenni i quali, invece, dovrebbero poter studiare a spese nostre sino al 18° anno di età. Tra l’altro la Karibu, guidata da Marie Terese Mukamitsindo, presidente del Consiglio di amministrazione, e che ha come consigliera Liliane Murekatete, moglie di Soumahoro, l’anno scorso ha anche ricevuto contributi a fondo perduto Covid per 227 mila euro.  Marie Terese Mukamitsindo è anche nel cda del consorzio Aid,  Agenzia per l’inclusione e i diritti, e che nel 2020 ha ottenuto l’affidamento di vari servizi per stranieri dalla Prefettura di Latina, dal Comune di Latina e da quello di Termoli.

I lavoratori debbono ancora essere pagati

A quanto pare, riferisce sempre Repubblica, le coop avevano trovato un’intesa davanti all’Ispettorato, per il pagamento dilazionato dei debiti accumulati nei confronti di alcuni lavoratori, ma quelle somme promesse non sarebbero arrivate. Mancano stipendi per circa 400 mila euro. “Tali somme – diceva già un mese fa Gianfranco Cartisano, segretario del sindacato – corrispondenti a competenze non pagate, confermate dalle coop Karibù e Consorzio Aid, che dopo richieste di intervento inviate da Uiltucs all’Ispettorato avevano raggiunto accordi sul pagamento dilazionato delle spettanze, purtroppo oggi non rispettato”. Il sindacato sta quindi insistendo affinché il prefetto di Latina, Maurizio Falco, blocchi i pagamenti alle due coop per i servizi affidati dalla Prefettura.