Latina, morte di Satman Singh: scattano 2 arresti per sfruttamento del lavoro

Si aggrava la posizione giudiziaria dei due imprenditori agricoli, padre e figlio, titolari dell’azienda agricola di Latina dove il 17 giugno dell’anno scorso rimase mortalmente ferito il bracciante Satman Singh. Gli sviluppi odierni vedono l’aggravarsi delle accuse a carico dei due imprenditori, responsabili della gestione dell’azienda in cui lavorava la vittima.
Ordinanza di custodia cautelare in carcere
Questa mattina, su ordine della Procura della Repubblica di Latina, i carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il legale rappresentante dell’azienda, già detenuto a Frosinone per lo stesso caso, e per il padre, amministratore di fatto dell’impresa. Entrambi sono accusati di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro pluriaggravata, avendo impiegato almeno sette lavoratori irregolari, tra cui Singh, in condizioni di sfruttamento e approfittando del loro stato di bisogno.

I braccianti lavoravano senza permesso di soggiorno
Le indagini, avviate dopo il tragico infortunio, hanno rivelato che i braccianti lavoravano senza permesso di soggiorno, percependo salari inferiori ai minimi previsti dai contratti collettivi nazionali. Inoltre, gli indagati avrebbero violato norme sull’orario di lavoro, sui periodi di riposo, e sulla sicurezza, utilizzando attrezzature artigianali e pericolose che esponevano i lavoratori a gravi rischi.
Ascoltati quattro lavoratori irregolari
Un contributo chiave alle indagini è stato fornito da quattro lavoratori irregolari, che hanno ottenuto permessi di soggiorno per “casi speciali” dopo aver collaborato con le autorità. Inoltre, l’analisi delle comunicazioni telefoniche e dei social media dei braccianti ha rafforzato il quadro indiziario contro gli imputati.
Controllo giudiziario dell’azienda
Oltre agli arresti, il Tribunale di Latina ha disposto il controllo giudiziario dell’azienda, nominando un amministratore giudiziario per gestire l’impresa e garantire il rispetto delle normative. Questa azione mira a prevenire ulteriori abusi e a ripristinare la legalità nelle attività dell’azienda. Un caso che evidenzia la gravità del fenomeno del “caporalato” nel settore agricolo.
Lotta al Caporalato
Recentemente, la Procura della Repubblica di Latina, sotto la guida del Procuratore Giuseppe de Falco, ha adottato un protocollo d’intesa per migliorare il coordinamento e l’efficacia degli interventi contro lo sfruttamento lavorativo. Un caso che rappresenta un passo significativo nella lotta contro il caporalato, mettendo in luce la necessità di una maggiore tutela per i lavoratori vulnerabili e di un’azione rigorosa contro chi sfrutta le loro condizioni di bisogno.