Latina piange Federico Salvagni, l’ultimo saluto e i palloncini bianchi in volo

Un lungo applauso ha accompagnato la bara bianca fuori la chiesa. Al funerale di Federico Salvagni c’erano tutti: familiari, amici, conoscenti e compagni di scuola che hanno aperto gli striscioni con su scritto “Ciao Federico, sempre con noi”, “Orgoglio e amore eterno” e “Federico Vive”.
Le navate della chiesa non sono bastate ad accogliere quanti si sono uniti al dolore della famiglia. A portare in spalla la bara sono stati gli amici come ultimo gesto di affetto.
La funzione al Sacro Cuore di Latina, gremita di persone per un ultimo saluto, si è conclusa alle 15, poi gli amici con il volto straziato dalle lacrime, hanno lascato volare i palloncini bianchi, il colore della purezza di un ragazzo scomparso troppo presto a soli 16 anni.

L’omicidio stradale
Federico è deceduto falciato da una Lancia Ypsilon in corsa mentre si trovava al Circeo in compagnia del fratello gemello e un amico. Lungo la strada provinciale tra San Felice Circeo e Terracina la notte tra il 14 ed il 15 agosto si è trasformata in tragedia.
Federico, che è stato travolto e ucciso in via Badino, aveva tutta una vita davanti, molti sogni nel cassetto come i suoi coetanei e per due stagioni aveva giocato nella squadra Rugby Club di Latina.
“Ci stringiamo alla famiglia, alla mamma Michela molto attiva nella vita del club. Un bambino educato, rispettoso” – ricordano. Parole di vicinanza anche del Sindaco di Latina, Matilde Celentano, che all’indomani della tragedia si è stretta attorno al dolore dei genitori.
L’arresto
L’uomo di 49 anni, originario di Cassino, al volante era alla guida senza patente, ma non si è fermato a prestare soccorso, anzi è fuggito via, senza prestare soccorso, lasciando il giovane a terra.
Il pirata della strada è stato rintracciato e arrestato ieri pomeriggio. Il giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere con le accuse di omicidio stradale e omissione di soccorso.