Laura Tecce porta Underdog a Napoli: “Una città che sta vivendo il suo rinascimento”

Laura Tecce

Non una sola persona, ma un’intera città: lunedì 3 luglio alle 23.40 su Rai 2 il viaggio di Laura Tecce e “Underdog. Ho scommesso su di me” va alla scoperta della rinascita e del riscatto di Napoli, la più “Underdog” delle metropoli, che nella sua storia recente ha dovuto scontare il suo partire svantaggiata, i suoi problemi endemici e irrisolti, ma anche scetticismo e mancanza di fiducia nei suoi confronti, e talvolta pregiudizi.

Oggi sta vivendo il suo rinascimento e il suo riscatto. Con milioni di turisti l’anno si è imposta tra le città più visitate al mondo, con ottimi tassi di crescita economici. E poi il calcio: il Napoli dopo 33 anni di attesa ha finalmente vinto il suo terzo scudetto. Per il New York Times “Napoli non è più una città con una squadra di calcio. È una squadra di calcio con annessa una città”. Quando Napoli riesce ad imporsi diventa un perfetto esempio di città underdog che ha come simbolo il più grande dei miti underdog: Diego Armando Maradona. Laura Tecce non poteva che inoltrarsi nei vicoli di questa città alla scoperta della sua rinascita in compagnia di una guida di eccezione: Massimiliano Rosolino. Per comprendere le ragioni del ritrovato successo di Napoli, Laura Tecce incontra il sindaco Gaetano Manfredi, il presidente del Napoli del Pibe de oro e dei primi due scudetti Corrado Ferlaino, i mitici fratelli Abbagnale, simbolo mondiale dello sport campano, e il più famoso pizzaiolo del mondo, Gino Sorbillo.

L’ultima puntata di Underdog ha ottenuto uno share del 5,4% pari a 217 mila spettatori. La giornalista toscana spiega che con la trasmissione Underdog intende raccontare un “messaggio positivo: credere in se stessi, ma anche nella risposta della collettività. Dagli imprenditori che danno lavoro attraverso un capitalismo umanista, agli sportivi che regalano un sogno. Io stessa faccio kick boxing da trent’anni, credo nell’autodisciplina e nel lavoro, che deve essere il perno della nostra società. Una giornalista, poi, può offrire una diversa sensibilità sulle tematiche sociali. Non sono femminista, ma credo che le donne possano dare un valore aggiunto”.