Lazio, arriva il nuovo sponsor: ok al colosso asiatico delle scommesse ABCVIP
Roma, un video postato nella notte sul profilo ufficiale di una società asiatica ha scatenato un piccolo terremoto tra i tifosi biancocelesti. Un comunicato roboante, immagini suggestive e una frase che non lasciava spazio a dubbi: “La Lazio è il nuovo Brand Ambassador ufficiale di ABCVIP”. Bastava questo per accendere le fantasie della piazza, a caccia da anni di un vero main sponsor sulle maglie della squadra. Nel giro di poche ore, i social sono esplosi di domande e supposizioni.
L’eterna ricerca del main sponsor
Che la Lazio fosse orfana di un main sponsor non è un segreto. Ogni anno, puntualmente, la stessa promessa: “Arriverà un grande marchio internazionale pronto a investire sui biancocelesti”. Ma la realtà è che, fino al 30 settembre, nessun contratto è stato firmato. I bilanci restano senza la voce pesante degli introiti commerciali che altrove, nei top club europei, garantiscono milioni. Il vuoto resta lì, in bella vista sulla maglia, mentre la società naviga a vista tra indiscrezioni e mezze verità.
Il colosso di Manila
Poi ecco che dalla lontana Manila, capitale delle Filippine, arriva la mossa a sorpresa. ABCVIP, colosso asiatico nel settore delle scommesse online, annuncia con toni trionfalistici la nuova alleanza. “Un passo strategico verso il mercato globale”, scrive l’azienda, parlando della Lazio come di un “monumento europeo”. Un linguaggio studiato per dare l’idea di una partnership storica, di quelle che cambiano le sorti commerciali di un club. Ma la verità, come spesso accade, è meno scintillante.
Sponsorizzazione sì, ma solo in Asia
Il nodo è semplice: in Italia la pubblicità al betting è vietata. La legge nazionale impedisce qualsiasi promozione di marchi legati alle scommesse sportive. Di conseguenza, l’accordo firmato dalla Lazio non si tradurrà in un logo stampato sulla maglia né in uno striscione permanente allo stadio Olimpico. Si tratta di una “regional partnership” limitata ai mercati asiatici: in pratica, quando in quelle aree verranno trasmesse le partite della Lazio, appariranno i banner di ABCVIP sui tabelloni a bordo campo. Un’intesa che porta comunque denaro, ma lontana dal sogno di un main sponsor globale.
Il comunicato trionfalistico
La retorica utilizzata da ABCVIP è da manuale: “Consolidare la posizione pionieristica nel campo dell’intrattenimento online moderno”, “legame con milioni di fan in tutto il mondo”. Parole roboanti, che dipingono la Lazio come trampolino di lancio per conquistare nuovi mercati. Eppure, dietro le frasi altisonanti, resta il fatto che la società biancoceleste è stata arruolata in una strategia di marketing pensata esclusivamente per l’Asia. Un accordo secondario, lontano da quello che in tanti avevano sognato.
La Lazio e la scelta del main sponsor
La domanda sorge spontanea: perché la Lazio si accontenta di questi accordi? La risposta sta nella difficoltà cronica della società a piazzarsi come marchio appetibile a livello internazionale. Se Juventus, Milan e Inter riescono a siglare intese milionarie con brand globali, la Lazio fatica a ‘vendersi’ fuori dal suo bacino di tifosi. Così, piuttosto che restare a mani vuote, la dirigenza accetta partnership regionali che portano comunque un flusso di denaro. Ma il salto di qualità resta lontano.
L’entusiasmo dei tifosi e la realtà dei fatti
Non è un caso che molti tifosi, vedendo il video diffuso da ABCVIP, abbiano creduto per qualche ora di essere davanti alla svolta tanto attesa. L’illusione di uno sponsor di livello internazionale capace di garantire stabilità economica e prestigio. Invece, la realtà è molto più modesta: un contratto circoscritto, con ritorni economici ridotti e visibilità solo in mercati lontani. Un colpo di scena che si è trasformato in un brusco risveglio.
La strategia del club
Dalla società, nessuna dichiarazione ufficiale è arrivata nelle prime ore successive al comunicato di Manila. Un silenzio che alimenta interrogativi: si tratta di una tattica prudente o della volontà di non dare troppo risalto a un accordo minore? La Lazio preferisce parlare di “apertura a nuovi mercati”, un modo elegante per mascherare l’assenza di un vero partner globale. In fondo, questi contratti regionali portano soldi senza esporsi ai rischi normativi italiani. Ma la domanda resta: è questa la dimensione che merita un club con oltre un secolo di storia?
Un’occasione mancata?
Il caso ABCVIP è lo specchio fedele della condizione attuale della Lazio. Una società che cerca ossigeno economico attraverso accordi periferici, senza riuscire a conquistare la ribalta dei grandi sponsor. Per i tifosi, resta l’ennesima promessa tradita. Per la dirigenza, un piccolo passo utile ma non risolutivo. Per il calcio italiano, un altro segnale della difficoltà di attrarre capitali veri e solidi. Intanto, a Roma, resta l’amaro in bocca: il grande sponsor non è ancora arrivato, e il futuro continua a essere costruito su partnership secondarie e comunicati trionfalistici che mascherano più di quanto rivelino.