Lazio, la cassa integrazione non arriva. Durigon: ecco che si può fare (video)

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Durigon accusa. I soldi della cassa integrazione nel Lazio non arrivano ancora. A fronte di 170mila lavoratori che ne hanno diritto, finora l’Inps ne ha pagate sì e no 17mila. La Regione accusa l’Inps, l’Inps accusa il governo, che accusa le banche. Il deputato della Lega Claudio Durigon ricorda che al governo c’è il Pd e i grillini e che è colpa loro se non hanno saputo gestire la burocrazia. “La cassa integrazione in deroga è l’ennesima farsa di questo governo di incompetenti. A certificarlo non è la Lega, ma l’Inps. Al ministro Gualtieri l’avevo detto nell’incontro a Palazzo Chigi. Le cose non avrebbero funzionato visto peraltro l’accordo con Abi fallito anche per colpa di un governo che non ha fornito le garanzie dello Stato nel prestito da erogare al lavoratore”.

Durigon: dopo due mesi sono pochissimi ad aver avuto i soldi

“Risultato: a due mesi dal lockdown, solo un lavoratore su cinque ne ha ufficialmente beneficiato. Per alcune regioni, addirittura solo uno su undici. Oltre che di incapacità, questo governo è affetto anche da miopia e arroganza. Per ripartire, l’Italia ha bisogno di ben altro”, conclude. Nel Lazio la situazione è gravissima, dicono i consigleiri regional idella Lega. ”Centocinquantamila lavoratori del Lazio non hanno ricevuto un euro di cassa integrazione a causa del caos prodotto da Regione Lazio, Inps e Governo. Un mix di incompetenza e superficialità da parte di Pd e 5stelle che sta generando un dramma economico e sociale. La Lega ha denunciato settimane fa questo rischio che purtroppo si è puntualmente avverato.

Eppure sarebbe così facile battere la burocrazia

Per questo, avevamo presentato una serie di misure di buon senso per semplificare e velocizzare le procedure. Presentazione delle domande on line all’Inps, con silenzio assenso in assenza di risposte entro 48 ore. Accordo sindacale entro il mese della presentazione della domanda. Pagamento al lavoratore dall’azienda con anticipo bancario garantito dallo Stato. Utilizzo di Fse e Pon per integrare il compenso e fare attività di formazione. Tutte proposte inascoltate che hanno portato a questa situazione drammatica”. Lo scrivono in una nota il capogruppo, Orlando Angelo Tripodi e i consiglieri della Lega, Daniele Giannini, Laura Corrotti, Pasquale Ciacciarelli e Laura Cartaginese. “Senza contare il ridicolo rimpallo di responsabilità per cercare di confondere le acque. Ma rimane il fatto che al Governo nazionale e della Regione Lazio ci sono sempre loro. Zingaretti è governatore del Lazio e segretario del Pd, il partito del Ministro dell’economia. Allora di cosa parlano? Chiedessero scusa ai cittadini del Lazio e di tutta Italia, e risolvessero questo caos”.

La Regione Lazio ammette il fallimento

La stessa regione Lazio ammette il caso: “Ci troviamo in una condizione nella quale abbiamo come Regione lavorato quasi tutte le domande di cassa integrazione che ci sono arrivate dalle aziende per i propri lavoratori. E’ chiaro che queste domande devono essere vagliate e pagate dall’Inps. Da questo punto di vista siamo di fronte ad un imbuto. A fronte di 170mila persone nel Lazio che hanno diritto, ne sono state pagate 17mila”. Così Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro e Formazione della Regione Lazio, conferma i dati della Lega. “Si tratta, spiega Di Berardino, di numeri molto lontani dai bisogni e le esigenze delle varie famiglie. Ci sono persone in cassa integrazione dal 22 febbraio. Abbiamo chiesto al Ministro e all’Inps di procedere ed è in corso un incontro di un gruppo tecnico nel tentativo di arrivare ad una semplificazione della procedura”. E intanto non fanno fronte agli impegni e la gente soffre.