Lazio, librerie ancora chiuse e commercio sul lastrico (video)

Ancora chiuse le librerie e le cartolibrerie nella Regione Lazio. I librai dovevano in realtà riaprire da stamattina, questo dice l’ultima versione del D.P.C.M. con cui il governo ci informa di quello che possiamo e non possiamo fare. Delle attività che possono andare avanti e di quelle che invece sono destinate a fallire. Per carità lo sappiamo che si tratta della sicurezza di tutti. Ma qualcosa oramai ci sfugge. Per esempio perché l’edilizia sia ferma, mentre (giustamente) elettricisti e ferramenta possono lavorare. Con il paradosso che se una ditta ha due operai, un muratore e un elettricista il primo rimane a casa e l’altro può recarsi in cantiere. E tra nuove aperture possibili, chiusure prorogate e attività consentite e vietate si sta facendo un bel po’ di confusione. Come se non bastasse il dramma economico che stanno soffrendo le aziende italiane. E in genere tutto il popolo dei professionisti e delle partite IVA. Ora ci si mette anche la Regione Lazio. Che utilizzando i suoi poteri interpreta le decisione del governo. Quella che consente appunto la riapertura delle librerie. E la posticipa di una settimana, al venti di aprile. Ci verrebbe da chiedere se si hanno notizie di un calo drastico dell’epidemia da qui a una settimana. O se sia solo un modo per prendere tempo.

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Le librerie nel Lazio riapriranno martedì 20 aprile. I commercianti, ormai ridiamo per non piangere

La Regione Lazio con una sua ordinanza ha deciso di posticipare di una settimana la riapertura delle librerie a Roma e in tutto il territorio laziale. Un’altra volta un ente locale decide di non attenersi a quanto disposto dal governo nazionale, di cui evidentemente non si fida. Era già successo in alcune Regioni del Nord, Veneto e Lombardia. Relativamente al contestato annuncio del ministro dell’Interno di consentire brevi passeggiate con i bambini vicino casa. Troppo pericoloso, si era espresso chiaramente il governatore lombardo Fontana. Ora tocca a Zingaretti dire no ai librai, forse preoccupato di un possibile rischio contagio. Specie per chi ha i locali più piccoli. E i commercianti del settore a malincuore ne hanno preso atto. Ormai la rabbia sta cedendo il passo alla rassegnazione come si legge sulla pagina Facebook di Karma Komix che vende soprattutto fumetti. Un genere molto apprezzato dai giovanissimi e non solo. Il titolare ha voluto postare un video, nel quale annuncia che loro erano pronti. Ma che poi è arrivata sull’IPad l’ordinanza regionale. E  che quindi ancora resta tutto chiuso. Noi però in negozio ci siamo, assicurano da Karma Komix. Per igienizare tutto ancora una volta. E per raccogliere gli ordini che intanto ci arrivano per mail sul nostro computer. E vi aspettiamo il 20. Con tanti cuoricini e inviti a non mollare che appaiono sulla loro pagina Facebook. Chi ha pensato ai 600 euro per le partite IVA forse non si è reso conto. Che imprenditori, professionisti e commercianti hanno bisogno di risposte. E di certezze. Ma che nessuno chiede l’elemosina.