Lazio, Lotito blocca i suoi stranieri a Roma

Il presidente della Lazio Claudio Lotito crede fermamente nella possibilità di concludere questo campionato. Regolarmente e sul campo. E vuole vincere il titolo, a tutti i costi. Recuperando il punto che a dodici giornate dalla fine del torneo separa i biancocelesti dalla Juve prima in classifica. Per questo nei giorni scorsi Lotito aveva addirittura ventilato la possibilità di riprendere gli allenamenti a Formello. Che offre spazi ampi all’aperto e poche occasioni di contatto tra i giocatori. Ma poi il progetto è rientrato, almeno per ora. Troppo grave la situazione complessiva. E troppo forte il rischio coronavirus. Ma il presidente vuole tutta la squadra concentrata. Pronta per la ripresa del torneo appena sarà possibile. Non sono ammessi cali di tensione, e Inzaghi è sempre un contatto con i suoi ragazzi. Dieta, esercizi e preparazione vengono seguiti in maniera maniacale anche da casa. E vale per tutti, stranieri compresi.

Gli stranieri della Lazio restano a Roma

La Lazio vuole essere pronta appena il campionato potrà riprendere. E puntare dritta al titolo di Campione d’Italia. Il presidente del club biancoceleste Claudio Lotito ne e’ così convinto da aver negato il permesso di partire agli stranieri in rosa. A differenza di quanto fatto da altri club, come Inter e Juve, che hanno decretato lo sciogliete le fila fino a emergenza superata. Tutti a Roma quindi,  per allenarsi da casa ed essere pronti a tornare in campo in piena forma appena sarà possibile. Il sito città biancoceleste riporta che giusto lunedì sera il patron della Lazio avrebbe avuto un confronto telefonico con i suoi giocatori, invitando tutti all’ottimismo. E sostenendo che dagli ultimi dati il virus si sta ritirando. Al di là di tutto, ci piacerebbe tanto che Lotito avesse ragione. Ma qualcuno nel mondo del calcio non l’ha presa bene. E sul versante juventino stavolta è intervenuto Lapo Elkann. Vorrei sapere se il presidente Lotito ha una laurea in virologia, il suo commento sarcastico. Anche se nessuno dei giocatori della Lazio si è lamentato per il blocco delle partenze, qualcuno però è triste. E lo fa sapere. Si tratta di Correa, che sente la nostalgia per la famiglia e la fidanzata lontani in Argentina. Lo possiamo capire, in fondo sono campioni ma anche ragazzi molto giovani. E il momento è duro per tutti.

Da Roma cares 500 mila euro allo Spallanzani

Sull’altra sponda del Tevere versante giallorosso continua l’impegno sociale per aiutare operatori e strutture sanitarie che sono in campo contro il coronavirus. Il difensore ex Atalanta Mancini fa il punto sul sito forzaroma.info e si dichiara orgoglioso anche per questo di vestire la maglia giallorossa. Roma cares ha già raccolto molti soldi da donare allo Spallanzani e punta ad arrivare prestissimo a 500 mila euro. Tra i primi a donare e a mobilitarsi l’ex capitano giallorosso Alessandro Florenzi, e subito appresso molti altri. Un modo per essere vicino a chi combatte in prima linea il virus, medici infermieri e operatori sanitari. Tra videochiamate dei giocatori con Fonseca e allenamenti individuali. Chiusura con Nainggolan ex di lusso mai dimenticato da queste parti. Quando esco a fare la spesa ho paura di contagiare Claudia (la moglie viene da una grave malattia ndr). Sto attentissimo soprattutto per lei. Un altro buon esempio, da osservare in famiglia per ognuno di noi. Anche chi non è un campione ha i suoi affetti da proteggere. E osservando le regole ci rendiamo tutti utili per uscire prima da questa emergenza.