Lazio zona gialla. Ma i ristoratori chiedono l’apertura fino alle 22

Il Lazio è rimasto zona gialla. Con il famigerato indice RT che è restato sotto al livello 1. E che quindi ha consentito alla Regione di evitare il rischio del declassamento. Una buona notizia per tutti, certamente. Anche se ovviamente l’emergenza covid non è affatto superata. Ed è necessario mantenere atteggiamenti responsabili e prudenti. Intanto però dai ristoratori arriva un ultimo accorato appello. Fateci aprire anche la sera dopo le  18, fanno sapere bar, ristoranti e trattorie. Visto che i clienti possono stare da noi a pranzo, e ci siamo messi in regola. Garantendo il distanziamento e igienizzando sempre tutto. Non capiamo allora come mai la sera dobbiamo fare solo asporto o consegna a domicilio. Che cosa cambia? Una posizione da sempre condivisa dalle forze politiche del centrodestra , ma che adesso registra un’apertura anche da parte di Roma Capitale. Visto che su una delibera di questo tipo starebbe lavorando anche il nuovo assessore al commercio Andrea Coia. Il documento direbbe essere sottoposto all’attenzione del Prefetto in occasione del tavolo provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza della prossima settimana. E se l’idea di aprire i locali anche di sera otterrà il via libera, la palla passerà al governo e al Cts. Che però per l’analoga richiesta della Lombardia avrebbe già fatto sapere di essere contrario.

I ristoratori, gli aiuti non bastano. Fateci lavorare fino alle 22

Lavorare anche la sera, almeno fino al coprifuoco delle 22. Questa la richiesta dei ristoratori fatta direttamente al Comune e alla Regione Lazio. Una istanza che ha visto da subito le forze politiche di centrodestra schierate a fianco degli esercenti. Con Fratelli d’Italia e la Lega che si sono battuti per ottenere orari più flessibili, anche la sera. Soprattutto perché non si capisce cosa dovrebbe cambiare dopo le 18 e fino alle 22. Dal momento che gli eventuali assembramenti all’esterno dei locali sarebbero comunque vietati. Ancora però siamo lontani da questa proposta di buon senso. E addirittura si registrano multe effettuate nei confronti di passanti. Che in zone periferiche consumano da soli o con la moglie una bottiglietta di birra dopo le 18. Adesso però qualcosa a Roma potrebbe cambiare. Perché anche il Campidoglio starebbe preparando una delibera per chiedere a governo e comitato tecnico scientifico di intervenire. Almeno per le Regioni in zona gialla. Come appunto il Lazio, e ovviamente la città di Roma.

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Confcommercio Confesercenti e CNA, i ristori non bastano. L’unica salvezza è lavorare

Favorevoli alle riaperture serali dei locali sono ovviamente tutte le associazioni di categoria. “La proposta del Comune è buona, i gestori sono sempre impegnati a far rispettare le regole», dice Stefano Di Niola, segretario della Cna. «L’apertura fino alle 18 non basta, così come i ristori, nettamente insufficienti», rimarca Claudio Pica, presidente della Fiepet-Confesercenti. «Su questo tema abbiamo un tavolo con il Cts a livello nazionale», ricorda Romolo Guasco, direttore di Confcommercio Roma. Gli esperti del Comitato però ieri hanno detto no alla richiesta di riaperture serali avanzata dalla Lombardia. Adesso gli occhi sono puntati sul Lazio e su Roma. Con la speranza  di un provvedimento che sarebbe accolto da tutto il settore come una manna dal cielo.

https://www.ilmessaggero.it/roma/news/lazio_zona_gialla_ristoranti_aperti_cosa_accade_oggi_19_febbraio_2021-5778316.html