Le bizzarre riaperture e il coprifuoco non convincono i ristoratori: no a serie A e serie B

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Non convince i ristoratori il programma di aperture varato dal governo. “Mio Italia chiede immediati chiarimenti sulle riaperture del comparto dell’ospitalità a tavola  del 26 aprile. Non esistono, infatti, ristoranti, bar, pub e pizzerie di serie A e di serie B. Non è quindi immaginabile lasciare chiusi i locali che non possono contare su spazi all’aria aperta, esasperando e spaccando un settore sfiancato da 13 mesi durissimi». Lo ha dichiarato Paolo Bianchini, presidente di Mio Italia, Movimento Imprese Ospitalità.

I ristoratori: ora la libertà è veramente a rischio

“Le libertà adesso sono davvero a rischio. E mai come in questo momento. I due mondi a confronto, quello dei garantiti, contro quello dei non garantiti, si stanno combattendo senza esclusione di colpi. Ma a rimetterci davvero, sono i secondi che hanno dimostrato con la loro vita, di essere gli ultimi combattenti sulla trincea della difesa delle mille e mille tradizioni, che ci hanno resi unici e invidiabili in tutto il mondo”.
Insiste Ferdinando Parisella, segretario nazionale del Mio.

E basta con questo inutile coprifuoco

“Siamo a 128 giorni di restrizione dal 25 ottobre 2020 a oggi. Più del primo lockdown, che durò 68 giorni. Il comparto dell’ospitalità a tavola non può continuare a pagare colpe non sue. Tra l’altro, i cittadini e gli imprenditori subiscono ancora il coprifuoco. Una misura che non può essere portata – come sta avvenendo – all’eccesso, né può rappresentare la normalità in un Paese democratico», ha sottolineato Paolo Bianchini.

I ristoratori non ci stanno alla politica del controllo

“Cosa ci vuole ancora per capire che si sta svendendo la nostra migliore caratteristica, cioè il genio creativo, alle multinazionali globaliste che ci  vorrebbero solo consumatori al ribasso? Questa miscela tra i nuovi capitalisti e la “politica del controllo”, va combattuta. E il Mio Italia è anche qui per questo. Ecco perché basta coprifuoco inutile e aprire tutto e subito”, conclude da parte sua Parisella.