Le conoscono in chat ed escono a cena. Ma le ragazze sono due rapinatrici


Si è trasformata in un incubo la serata di domenica per due amici che avevano organizzato un’innocente cena in zona Pineta Sacchetti. I ragazzi avevano conosciuto le loro commensali in modo occasionale, sul sito di incontri Bakeka.it. Ed avevano prenotato per quattro al ristorante, per passare un paio d’ore in allegria. Davanti a una cacio e pepe, e magari poi da cosa nasce cosa. Insomma, assolutamente nulla di male. Ma purtroppo per loro le ragazze ‘rimorchiate’ su una chat di internet, entrambi pugliesi rispettivamente di 21 e 32 anni, non erano affatto bene intenzionate. Infatti all’uscita dal locale hanno aggredito a calci e pugni i malcapitati, che si sono spaventati. Non aspettandosi assolutamente di essere coinvolti in una rissa. A quel punto, le due amiche hanno preteso la consegna del cellulare di uno dei giovani, minacciandoli anche di morte con una presunta parentela con un boss della Puglia.

Ma l’intervento della squadra delle Volanti della Polizia comandata da Massimo Improta e degli agenti del XIV gruppo Primavalle ha evitato il peggio. Così le rapinatrici sono state fermate quasi subito, e il telefono nascosto nei pantaloni di una delle due amiche è stato restituito al legittimo proprietario. I due ragazzi comunque hanno vissuto una serata orribile. E chissà se avranno ancora voglia in futuro di organizzare uscite ‘al buio’ con loro coetanee conosciute in chat.

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Non solo in chat, altri arresti nel fine settimana. Ecco tutti i dettagli

Le rapine del fine settimana però non si sono limitate al caso clamoroso dei due giovani raggirati da due loro coetanee conosciute in chat. Perché le Forze dell’ordine hanno anche fermato un altro uomo, per un totale di 3 arresti da parte della Polizia di Stato. Con diverse dinamiche ma con la stessa “fine” per i rapinatori. Il primo ad essere rapinato infatti è stato un dipendente di una ditta di pulizie di “Casa Azzurri”: B.L. , 33enne di origini campane, ha sorpreso la vittima  nella zona di piazza Bainsizza. E dopo averlo colpito con dei pugni ed averlo minacciato con un’arma, in realtà inesistente, lo costringeva a consegnargli i pochi euro che aveva in tasca.

Le minuziose descrizioni del rapinatore giunte in sala operativa e la perfetta conoscenza della città hanno permesso agli equipaggi del I Distretto Trevi Campo Marzio, diretto da Fabio Abis e del commissariato Villa Glori, diretto da Anna Galdieri, di bloccare B.L. mentre cercava di fuggire in una delle vie laterali alla piazza.

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