Le idee chiare di Berlusconi: libereremo l’Italia da tasse, burocrazia e malfunzionamento giudiziario

Valori Cinquestelle

“Nei primi cento giorni dovremo semplicemente mettere in sicurezza i conti dello Stato per evitare l’esercizio provvisorio. Ma quello che conta è quello che faremo in cinque anni di lavoro. La nostra priorità è liberare l’Italia dalle tre oppressioni. Quella fiscale, con la flat tax al 23%, quella burocratica, con l’abolizione delle autorizzazioni preventive e quella giudiziaria con il rafforzamento dei diritti del cittadino”. Ad affermarlo, in un’intervista a Libero, è l’ex premier e leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi. “Avremo una particolare attenzione per i più deboli e per gli anziani, portando tutte le pensioni a 1000 euro al mese per 13 mensilità. Ci adopereremo per il futuro dei nostri ragazzi, perché possano avere un lavoro stabile e retribuito in maniera dignitosa.

Berlusconi; dal Pd vuoto programmatico e politico

Dedicheremo una particolare cura all’ambiente, al verde, alle energie rinnovabili.Naturalmente per realizzare tutto questo bisogna rafforzare con il voto le liste di Forza Italia”. “Il Partito democratico è diviso al suo interno, non ha una linea né un progetto per l’Italia, è alla ricerca disperata di alleanze anche contraddittorie. E oscilla fra Macron e Mélenchon, senza essere né l’uno né l’altro – come scrive uno dei padri fondatori del Pd, Michele Salvati. Quindi il suo segretario Enrico Letta ha scelto la strada dello scontro, anche a costo di falsificare la realtà. Perché è l’unico modo per tenere unita la sinistra e per nasconderne il suo vuoto politico e programmatico. Noi non cadremo in questa trappola, continueremo a parlare serenamente dei contenuti che interessano gli italiani”.

L’immigrazione? Una politica umana ma rigorosa

“L’immigrazione clandestina è un infame traffico di esseri umani e anche una grave minaccia alla nostra economia e alla nostra sicurezza”. Lo dice Berlusconi nella sua pillola di programma. “Il mio governo l’aveva quasi azzerata, con soli 4000 migranti nell’anno 2010, ora è di nuovo un grande pericolo per l’Italia. L’Europa – afferma l’ex presidente del consiglio – ci deve aiutare, bisogna fermare gli sbarchi firmando nuovi accordi con i Paesi africani sul Mediterraneo, e coloro che riescono a sbarcare devono essere distribuiti tra tutti i Paesi europei in proporzione alla loro popolazione e possibilità economiche. L’Europa deve gestire tutta insieme anche i rimpatri. Una nuova politica sull’immigrazione deve essere umana ma rigorosa”, conclude Berlusconi.

“Nessuna distanza con Giorgia Meloni”

“Quanto alla mia stima personale e al mio rispetto istituzionale per il Presidente Mattarella, sono troppo noti perché debba ribadirli ancora”, aggiunge Berlusconi. “Non c’è mai stata una distanza” con Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni. “Abbiamo avuto valutazioni diverse sul governo Draghi, con grande rispetto reciproco per le rispettive scelte. Ma non è mai stata in discussione l’unità del centro-destra, per costruire insieme il futuro del Paese. Ferme restando, anche in questo caso, le differenze di cultura politica, di linguaggio e di metodo fra il partito di Giorgia Meloni e noi”.