Le misure non funzionano: aumentano contagi e terapie intensive, altri 483 morti

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Il virus non rallenta, le misure non funzionano. Sono 19.978 i contagi da coronavirus in Italia resi noti oggi, 9 gennaio, secondo i dati del bollettino della Protezione Civile pubblicato sul sito del ministero della Salute. Da ieri sono stati registrati altri 483 morti che portano il totale a 78.394 dall’inizio dell’emergenza legata all’epidemia di covid 19. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 172.119 tamponi. Il tasso di positività è all’11,6% secondo quanto emerge dai dati diffusi dal ministero della Salute sulla situazione del contagio. Sono infatti 19.978 i nuovi casi a fronte di 172.119 tamponi eseguiti.

Misure insufficienti anche nel Lazio: più decessi

Oggi nel Lazio “su quasi 12 mila tamponi (-632) si registrano 1.543 casi positivi (-70), 54 i decessi (+9) e +1.175 i guariti. Diminuiscono i casi e i ricoveri, mentre aumentano i decessi e le terapie intensive. Il rapporto tra positivi e tamponi è a 12% ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale scende a 4,9%. I casi a Roma città sono stabili a quota 700”. Lo sottolinea l’assessore alla Sanità e l’integrazione sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato, nel bollettino al termine dell’odierna videoconferenza della task-force regionale per il Covid-19 con i direttori generali delle asl e aziende ospedaliere, policlinici universitari e l’ospedale pediatrico Bambino Gesù.

Molti i contagi nel centro di Roma

Nel Lazio sono 78.169 i casi attualmente positivi a Covid-19, di cui 2.824 ricoverati, 310 in terapia intensiva e 75.035 in isolamento domiciliare. Dall’inizio dell’epidemia i guariti sono in totale 95.632, i decessi 4.114 e il totale dei casi esaminati è pari a 177.915 Questo il bollettino aggiornato della Regione Lazio. “Nel Lazio sono 62.059 le vaccinazioni anti-Covid somministrate”, secondo l’ultimo aggiornamento alle 13 di oggi. Lo comunica l’Unità di crisi Covid-19 della Regione Lazio.

Nel Lazio il 18% dei casi confermati da inizio epidemia sono stati registrati nell’Asl Roma 1 che comprende i quartieri del centro della Capitale. E’ quanto emerge dal report dell’Unità di crisi Covid-19 della Regione Lazio sui dati del Seresmi. Il resto dei casi sono stati registrati: “Il 20,9% nella Asl Roma 2, l’11% nella Asl Roma 3, il 4,8% nella Asl Roma 4, il 9,3% nella Asl Roma 5, il 10,6% nella Asl Roma 6, l’8,1% nella Asl di Frosinone, l’8,8% nella Asl di Latina, il 3% nella Asl di Rieti e il 5,4% nella Asl di Viterbo”.

Il Lazio la regione dove le vaccinazioni volano

“Definite, con il contributo delle Società scientifiche dei farmacisti ospedalieri, le modalità operative – spiega una nota – per la distruzione dei residui delle fiale già utilizzate. Alle fialette, una volta prelevate tutte le dosi, verrà aggiunta una sostanza colorante (Eosina o Blu di metilene) in modo tale da rendere evidente e inutilizzabile il residuo che sarà poi distrutto”.