Le Nazioni Unite sempre più ostili a Israele rifiutano di condannare le atrocità di Hamas
Sono anni che le Nazioni Unite ce l’hanno con Israele, ma in questa circostanza sta davvero esagerando. Tutto ciò che sta capitando a Gaza e altrove (Siria, Libano, Iraq, Yemen) è ovviamente da ascriversi all’azione terrorista di Hamas del 7 ottobre, senza la quale non ci sarebbe la reazione di Israele. Ma l’Onu che fa? Invece di condannare i veri responsabili delle atrocità, ossia i tagliagole di Hamas, intima a Israele di cessare i raid. Intendiamoci, l’Onu è sempre stato di parte dai tempi della guerra nel Congo, così come nella guerra di Bosnia, ma un simile atteggiamento apertamente ostile verso un’unico Stato non si era mai visto. Eppure le prove sono lampanti, ma è anche vero che i Paesi arabi sono moltissimi alle Nazioni Unite…
Peluche e borse dell’Onu pieni di armi
L’ultima prova la fornisce l’Idf, l’esercito israeliano, unica fonte del conflitto giacché Hamas non consente alle organizzazioni internazionali né di visitare gli ostaggi né di entrare nelle proprie linee di comando. Hamas stesso dice di non avere contatti con l’Anp palestinese dal 7 ottobre. Ultimamente un grande orsacchiotto di peluche in una scuola palestinese contenente “fucili di precisione e munizioni” e “armi nascoste nelle aule delle scuole, alcune in borse dell’Unrwa”, l’Agenzia dell’Onu per i rifugiati palestinesi accusata da più parti di essere filo palesitnese. Le ha trovate l’esercito israeliano che ha fornito anche dei video. Hamas – ha aggiunto – “utilizza i giochi dei piccoli per nascondere armi, mettendo deliberatamente a rischio i bambini di Gaza”.
Hamas lancia razzi da posizioni designate come “umanitarie”
Non solo: Hamas ha lanciato razzi verso Israele da zone della Striscia di Gaza designate come umanitarie, denunciano le forze israeliane. I lanci avvenuti poche ore fa in due diverse riprese. La prima raffica di razzi, quattro, non è riuscita a 11raggiungere Israele. Lo riferisce l’Idf, le Forze di difesa israeliane. Inoltre armi e tunnel sono stati trovati nei sotterranei dell’università al Azhar della Striscia di Gaza. Uno dei tunnel conduce dal campus dell’università a una scuola ad un chilometro di distanza. Le stesse fonti hanno denunciato che Hamas usa gli edifici dell’università per attaccare i soldati israeliani. Così come. ed è dimostrati, c’erano basi terroriste sotto gli ospedali di Gaza.
Ed Hezbollah spara razzi da un compound dell’Onu
Altra coincidenza strana: ieri Hezbollah, la fazione libanese pro Hamas, ha lanciato diversi razzi contro Israele, uno dei quali da una distanza di 20 metri da un compound delle Nazioni Unite nel sud del Libano. Ad affermarlo il portavoce dell’Idf, il tenente colonnello Avichai Edrei. “L’organizzazione terroristica Hezbollah continua a sparare contro lo Stato di Israele da aree situate a pochi metri dalla base delle Nazioni Unite. Così facendo, mette in pericolo la vita dei soldati dell’Unifil e continua a violare sistematicamente la risoluzione 1701”. Strano davvero che nessuno nel compound delle Nazioni Unite si sia accorto di quanto stava accadendo proprio in casa loro.
Per Israele molti miliziani di Hamas si stanno arrendendo
Per fortuna, però, ”sempre più miliziani di Hamas si stanno arrendendo” e ”sempre più uomini di Hamas stiamo uccidendo”. Lo ha detto il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf) Daniel Hagari in una conferenza stampa. “Le nostre truppe stanno operando simultaneamente nel cuore dei centri di gravità di Hamas nel sud e nel nord di Gaza, a Jabaliya, Shejaiya e nell’area di Khan Younis”, ha dichiarato. ”Siamo impegnati in feroci battaglie con i terroristi di Hamas, che si nascondono nei tunnel. Stiamo uccidendo molti terroristi e vediamo sempre più terroristi arrendersi in battaglia e consegnarsi alle nostre forze”, ha affermato ancora Hagari.
Hamas concentrò a Gaza trentamila uomini prima del 7 ottobre
Trentamila combattenti. Tanti erano, secondo Israele, i miliziani tra le fila di Hamas a Gaza, prima che iniziasse il conflitto dopo il terribile attacco in Israele del 7 ottobre. I combattenti – hanno spiegato alla Cnn le forze israeliane (Idf) – erano divisi in cinque brigate, 24 battaglioni e circa 140 compagnie. Ogni unità in grado di attaccare con missili anticarro, cecchini, razzi e colpi di mortaio. E sabato scorso il consigliere per la Sicurezza nazionale israeliano, Tzachi Hanegbi, ha detto di ritenere che almeno settemila delle migliaia di persone rimaste uccise a Gaza dal 7 ottobre fossero terroristi.