Le oche, è vero che hanno il becco pieno di “denti”? Ne parliamo con Andrea Bonifazi di Scienze Naturali

Le oche

Le oche, spesso visibili anche nei grandi parchi delle città vicino a laghi artificiali e non, hanno diverse particolarità tra cui quelle di avere dei “denti” nel becco. Sono davvero denti? Ne parliamo con il Dottor Andrea Bonifazi di Scienze Naturali.

Le oche, affascinanti uccelli

“La cosiddetta “ica comune”, appartenente alla specie Anser anser, l’abbiamo vista tutti, così come cigni e anatre, tutte specie appartenenti alla famiglia Anatidae. L’oca è un animale di medie dimensioni che cammina su due zampe, con gli arti inferiori dall’aspetto squamoso e dotati di grossi artigli. Questi uccelli hanno un comportamento territoriale e aggressivo e quando si “arrabbiano”, prima di attaccare, rovesciano la testa e il lungo collo all’indietro e soffiando minacciosamente. Oltre a ciò mostrano subito una bocca piena di dentelli affilati”, descrive Andrea Bonifazi.

Ma cosa sono quindi questi “denti”?

“Detta così sembra la descrizione di un dinosauro ed effettivamente non sono così differenti dai loro antenati. Siete sicuri però di averle davvero osservate e non solo guardate superficialmente? Come ho scritto, hanno un becco tappezzato di quelli che ho definito impropriamente “denti“. Questi uccelli sono chiamati infatti lamellirostri per la presenza, attorno e sul becco, di varie serie di lamelle cornee, simili appunto a denti (che di fatto sono solo una “seghettatura” del becco e non seguono processi di odontogenesi), che l’oca usa per strappare erba e macrofite acquatiche, essendo un animale essenzialmente erbivoro e sporadicamente granivoro. Un carattere indubbiamente inaspettato e inquietante che, unito alle modeste dimensioni di questo animale (ha una lunghezza di 74–84 cm e un’apertura alare di 149–168 cm), contribuisce a ricondurre facilmente questo uccello a un rettile”, conclude il Dottor Bonifazi.