Le ong quadruplicano gli sbarchi di clandestini in Italia (video)
Quadruplica l’immigrazione selvaggia di clandestini. Le ong hanno approfittato dell’emergenza coronavirus per scaricare nei nostri porti i disperati presi a bordo davanti alle coste della Libia. “Nel pieno dell’emergenza coronavirus, gli sbarchi di immigrati irregolari in Italia, grazie anche all’attività delle navi ong, sono aumentati del 400%”. Lo ha dichiarato il direttore di Frontex, Fabrice Leggeri, durante un’audizione in Commissione Libe. La libe è la commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni al Parlamento europeo. Un dato che rappresenta in modo evidente l’incapacità (o la non volontà) del governo italiano di fermare l’immigrazione selvaggia, soprattutto durante la peggiore emergenza sanitaria dal dopoguerra”.
Le ong accusano l’Italia: troppi pochi gli sbarchi…
Lo ha denunciato l’europarlamentare di Fratelli d’Italia Nicola Procaccini, coordinatore del gruppo Ecr nella Commissione Libertà civili, giustizia e affari interni del Parlamento europeo. “Ma la cosa davvero incredibile – aggiunge – è che il rappresentante della Ong Sea Eye ha messo sotto accusa l’Italia e Malta. Perché non stanno facendo abbastanza per favorire gli sbarchi. Mi sarei piuttosto aspetto parole di solidarietà nei confronti dello Stato membro più colpito dalla pandemia, anche da parte dei funzionari dell’Unione europea intervenuti. Ma niente, i malati e i morti italiani non hanno meritato alcuna considerazione nei loro interventi”.
Dalle ong nessuna solidarietà per le vittime italiane del virus
“Ancora una volta – prosegue l’eurodeputato di FdI – si è voluto far passare il messaggio per cui l’unica soluzione per migliorare la situazione dei migranti presenti in Libia sia la loro partenza alla volta dell’Europa. Soltanto un massiccio intervento umanitario, patrocinato dalla Ue, potrebbe governare l’emergenza in Libia, in un contesto in cui l’escalation militare e sanitaria nel Paese potrebbe presto trasformarsi in una nuova, epocale, ondata migratoria. Peccato che la Ue abbia ancora una volta abdicato al proprio ruolo, consentendo al turco Erdogan di diventare il punto di riferimento del “premier” libico al-Sarraj. Un’occasione in più, per il sultano turco, per puntare una pistola alle nostre tempie, attraverso la minaccia della bomba migratoria”.