Le partite Iva vogliono una marcia su Roma
Il gruppo di chiama “Partite Iva incazzate”, e ha qualche migliaio di membri. Ovviamente non è l’unico gruppo di titolari di partite Iva, ma è quello che sta lanciando una Marcia su Roma contro il governo. Per non morire di fame, dicono, perché ormai non abbiamo più niente da perdere. Hanno una serie di richieste al governo, e per giunta l’attuale situazione le sta letteralmente distruggendo. Adesso dalla pagina hanno lanciato una specie di sondaggio, chiedendo se qualcuno sarebbe disposto seriamente ad andare a Roma per far capire al governo che loro non ne possono più. Inutile dire che le risposte sono tutte positive. La loro richiesta è chiara: sospendere ogni tipo di pagamento.
Marcia su Roma delle partite Iva il 4 maggio?
Il problema, come anche noi e altri giornali abbiamo segnalato più volte, è che gli aiuti statali sono assolutamente insufficienti, ma la cosa più grave è che anche quel poco non arriva. Molti promettono di non pagare più alcun tipo di tasse, di locazioni, di bollette, perché semplicemente non possono. Per la data, qualcuno ha proposto lunedì 4 maggio prossimo alle otto davanti al parlamento. Molte le rivendicazioni, ma soprattutto le cose non chiare. E le perplessità. Ad esempio, se i commercianti ahnno chiuso per senso civico, non incassando neanche un euro, perché i politici continuano a percepire lo stipendio? Sembra una domanda qualunquista, ma non è così.
Gli artigiani minacciano uno sciopero fiscale
Ad esempio, poi, si chiedono le partite Iva, se la gente può fare la fila uno per volta davanti ai supermercati, perché non la possono fare, con le stesse modalità e in sicurezza, anche dagli artigiani? E via di questo passo. Insomma, la dinamica è chiara: se non ci saranno aiuti concreti e rapidi per le partite Iva, sarà inevitabile uno sciopero fiscale. Ma non tanto come forma di protesta, ma come forma di necessità. Nel senso che tra poco non avranno più i soldi per pagare. Già negli ultimi tre anni hanno chiuso tre milioni di partite Iva a causa della tassazione esorbitante, adesso con questa nuova emergenza rischiano di sparire tutte e del tutto.