Le periferie di Roma “fanno schifo” secondo Gualtieri: scoppia la polemica in Campidoglio

maggioranza Gualtieri

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Scoppia la polemica politica sulle dichiarazioni del sindaco di Roma Roberto Gualtieri riguardo alle condizioni delle periferie della Capitale, da lui definite come “luoghi che fanno schifo”. Un’affermazione che ha acceso le polveri in Campidoglio e a livello parlamentare, provocando una durissima reazione di Forza Italia, che accusa il primo cittadino di ipocrisia, incompetenza e superficialità. “A fare schifo non sono le periferie in sé, ma i servizi del Comune”, denuncia il gruppo consiliare di Forza Italia in Campidoglio. “È Gualtieri a dover rispondere del degrado che egli stesso denuncia, perché le periferie sono l’effetto di politiche urbanistiche e amministrative fallimentari, per decenni dominate dalla sinistra”.

La Roma dimenticata da Gualtieri

L’elenco delle criticità è lungo e ampiamente documentato: marciapiedi dissestati, strade colabrodo, segnaletica sbiadita, aree verdi abbandonate, scarsa illuminazione e isolamento sociale. Tutto questo mentre i Municipi restano svuotati di competenze e fondi, totalmente dipendenti dalle scelte centralistiche di un Campidoglio sempre più accentrato. “Il miglior governo delle periferie è quello che parte dalle periferie”, ribadisce Forza Italia. “Ma il Partito Democratico continua a gestire un’intera metropoli come Roma da una scrivania, ignorando i territori. È l’esatto contrario di quella ‘Lega delle autonomie locali’ che Gualtieri invoca solo a parole”. Come esempio, Fiumicino, considerata un tempo una “periferia” romana, oggi Comune autonomo e ben gestito, “tenuto meglio di interi quartieri capitolini”, secondo i consiglieri azzurri.

Gasparri: “Gualtieri boccia la sinistra, la stessa che lo ha fatto sindaco”

A rincarare la dose ci pensa Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia, che rilancia con una critica dal peso storico e ideologico: “Se le periferie fanno schifo, è perché sono frutto dell’urbanistica ideologizzata della sinistra. Dal Corviale a Tor Bella Monaca, quelle architetture da incubo sono l’eredità delle politiche post-sessantottine, con un’impronta paleo-sovietica che ha devastato l’identità urbana della Capitale”. Gasparri aggiunge: “Gualtieri critica la cultura politica e urbanistica della sua stessa parte, quella che ha costruito male e amministrato peggio. La sinistra ha creato quartieri invivibili, e oggi non trova di meglio che insultarli o proporre soluzioni fuori dalla realtà come la legalizzazione delle droghe, trasformando le piazze di spaccio in negozi di Stato”.

Fallimento politico ed emergenza sociale

Quello che emerge con chiarezza è una profonda crisi amministrativa, resa ancor più grave da un linguaggio istituzionalmente inaccettabile, secondo i critici. “Usare la parola ‘schifo’ per descrivere quartieri dove vivono centinaia di migliaia di romani è offensivo, superficiale e politicamente puerile”, accusa ancora Forza Italia. “Il problema non sono i quartieri, ma chi li governa. E se da due anni Roma continua ad affondare nel degrado, le responsabilità hanno nomi e cognomi. Gualtieri è il sindaco di tutti, non un opinionista da talk show. Dovrebbe smettere di scaricare le colpe e iniziare a dare risposte concrete”.

Forza Italia: “Rigenerazione urbana, non retorica”

Nel merito, Forza Italia rilancia il proprio progetto di legge per la rigenerazione urbana, che punta a riqualificare concretamente le periferie con interventi strutturali e investimenti su edilizia, servizi pubblici e mobilità. “Non basta dichiarare che tutto fa schifo – afferma Gasparri – serve una strategia, una visione. Ma la sinistra ha perso anche questa”.

Quando l’arroganza politica diventa un boomerang comunicativo

In una città come Roma, dove milioni di cittadini vivono fuori dal centro storico, insultare le periferie equivale a insultare la maggioranza della popolazione. Il vero “schifo”, per molti, è l’incapacità cronica di chi governa di comprendere e risolvere i problemi, preferendo giudicare i luoghi senza conoscerli davvero.