Le sardine col solito repertorio a suon di Bella Ciao
Le sardine si autosmascherano. “Bella Ciao” nella versione cantata da Tosca la colonna sonora del flash mob delle sardine a piazza santi Apostoli. ”La versione di “Bella Ciao” cantata da Tosca ci è piaciuta molto – dicono gli organizzatori”. Ma sul palco di Santi Apostoli non ci sono i quattro fondatori bolognesi delle sardine, Mattia Santori, Giulia Trappoloni, Andrea Gareffa e Roberto Morotti. ”Hanno avuto un imprevisto – dicono ancora gli organizzatori -. Al momento sono a Bologna impegnati in una riunione con l’Università per organizzare la manifestazione di domani per Patrick Zaky, lo studente dell’università di Bologna arrestato in Egitto”. Sul palco a piazza Santi Apostoli ci saranno Lorenzo Donnoli portavoce nazionale, la sardina calabrese Jasmine Cristallo e quella siciliana Massimiliano Perna. In realtà l’imprevisto non convince. Per chi non lo sapesse, a Roma le sardine sono spaccate. Infatti in piazza ci saranno state meno di mille persone.
Dalle sardine il solito linguaggio dell’odio
E poi il leit motiv è sempre lo stesso. No ai decreti sicurezza, sì all’invasione dei clandestini, morte (metaforica) a Salvini e ai “fascisti”. Lo prova il fatto che sul palco ha parlato un esponente del famigerato centro sociale Baobab, quello che protegge i clandesdtini accampati alla stazione Tiburtina. ”Vi parlo dallo sprofondo della stazione Tiburtina dove assistiamo centinaia di persone. La guerra è tra l’umanità e la disumanità”. Lo ha detto Giovanna Cavallo, rappresentante legale del Baobab, Giovanna Cavallo, dal palco delle sardine a Roma. ”Gli effetti che vediamo dei decreti sicurezza sono quelli di spingere alla fantasmizzazione, migliaia di persone sono uscite dai sistemi di accoglienza. Il principale effetto è stato quello di insinuare la paura tra le persone”.
”Noi siamo in piazza per parlare di diritti. L’abolizione dei decreti sicurezza è stato il primo punto politico uscito dall’assemblea di Roma, abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere la loro abolizione”. Lo ha detto Massimiliano Perna, rappresentante delle sardine siciliane, dal palco della manifestazione delle sardine a piazza Santi Apostoli. Ma dall’eur gli ha risposto lo stesso Salvini. “Le sardine ci sono o ci fanno? Abolire i Decreti Sicurezza significa togliere soldi, poteri e competenze a Sindaci e Forze dell’Ordine, oltre che dimezzare la forza e gli uomini dell’Agenzia dei beni confiscati alla mafia. Forse qualcuno tifa per mafiosi e delinquenti?”, si è chiesto Salvini.
Ha parlato anche la Casa delle Donne, che non ha ancora digerito il fatto che la collettività non vuole ripianare il suo debito. ”La casa è un patrimonio delle donne ma anche della storia democratica. Oggi siamo sotto attacco, non abbiamo più la convenzione e ogni giorno rischiamo di essere sgomberate ma nonostante questo continuiamo a dare i nostri servizi”. Lo ha detto Maura Cossutta, presidente della casa internazionale delle donne, dal palco delle Sardine a piazza santi Apostoli. ”Noi dopo 412 giorni di silenzio abbiamo fatto un incontro con Raggi ma ormai la questione non è più amministrativa ma politica. Da Meloni ci sono state dichiarazioni vergognose contro le donne….”. Come si vede, lo sport preferito delle sardine è attaccare e insultare Meloni e Salvini.
Sono i grillini a “rosicare” di più
Incredibilmente – ma non troppo – sono i grillini a “rosicare” di più per le iniziative dlle sardine. Il sottosegretario Stefano Buffagni si pone alcune domande sulla sua pagina social. Postando una foto del palco delle sardine, scrive così. “È il palco degli U2 o delle Sardine? Chi paga? Ieri il Movimento 5 Stelle, che governa il paese, che ha più di 300 parlamentari e 100 consiglieri regionali, era in piazza, con un palco esiguo… Oggi nella stessa piazza ci saranno le sardine con un palco costosissimo ed una regia che nemmeno Bono degli U2… La domanda è: Chi paga? Chi hanno dietro? I Benetton? Guardate voi stessi e fatevi un’idea… Staremo a vedere la copertura mediatica che avranno…”, conclude Buffagni. Le stesse domande ce le stiamo ponendo in molti, ma loro hanno già replicato. E’ tutto a posto, dicono, lo abbiamo pagato con una raccolta di fondi…