Le storie del cardiologo “Dalla parte del cuore” attirano i giovani verso la medicina

Un libro che racconta quarant’anni di professione medica attraverso le storie dei pazienti e conquista i giovani alla medicina. E’ il caso del volume del cardiologo Antonio Rebuzzi, scritto insieme alla giornalista Evita Comes e con la prefazione di Renato Zero. Si intitola “Dalla parte del cuore”, e sarà presentato il 3 giugno a Praiano (Salerno). Cittadina in cui è ambientata una delle storie, quella di un ragazzo 15enne morto nel 2018 dopo un incidente stradale, e dove il libro si è rapidamente diffuso nella piccola comunità, ispirando in diversi ragazzi la vocazione per il camice bianco.
Il cardiologo: mi ha sorpreso l’interesse dei giovani
“Dopo la pubblicazione del libro – spiega Rebuzzi all’Adnkronos Salute – ciò che più mi ha sorpreso è stato proprio l’interesse dei ragazzi che non mi aspettavo. Troppo spesso si descrivono i giovani come distratti, disinteressati a temi complessi come la malattia, il dolore, il prendersi cura degli altri. Non è così. In una presentazione fatta in un’istituto romano, il Convitto, ho potuto verificare l’interesse. E in molti mi hanno detto che l’incontro li aveva fatti riflettere sulla professione medica, soprattutto sul prendersi cura degli altri. I ragazzi hanno un grande entusiasmo se riusciamo a stimolarli con messaggi sani”.

Fare il medico è il mestiere più bello del mondo
“Fare il medico – continua Rebuzzi – è il mestiere più bello del mondo, se si fa con la necessaria generosità, amando davvero il nostro prossimo. E’ quello che cerco di raccontare attraverso il mio percorso di cardiologo, con 40 anni di esperienza in terapia intensiva cardiologica. Ma, soprattutto, attraverso le storie dei pazienti. Storie che mi hanno lasciato molto”. Tra le storie, appunto, quella Pietro coinvolto in un incidente stradale. Il ragazzo, appena 15 anni, viene soccorso immediatamente da Rebuzzi, in vacanza nella cittadina campana, che si rende subito conto della grave situazione di Pietro e gli resta vicino per rassicurarlo. Il giovane, purtroppo, andrà in coma e morirà al pronto soccorso di Amalfi. Ma il rapporto tra Rebuzzi e i genitori di Pietro continua ancora oggi.