Governo, per la Lega è il momento del dentro o fuori: Salvini vuole aspettare Pontida

seggi a Palermo, Salvini protesta

Il dilemma Lega al governo sì o no non è esattamente di quelli più agevoli. D’istinto, la risposta è basta, perché Matteo Salvini ha già pagato un enorme tributo elettorale a Draghi e soci e il dividendo tarda a manifestarsi.
Ma anche ragionando senza farsi prendere dalla pancia, la risposta può essere identica. Il governo non soddisfa neanche quei ceti produttivi che avevano riposto fiducia nel premier attuale.
Salvini deve rispondere alla richiesta di Giorgia Meloni di portare la Lega fuori dal governo? Qui, tutto si fa più complicato, perché prevalgono altri fattori. Il centrodestra non è ancora una coalizione coesa come in altri tempi.

Salvini sul governo deve decidere presto

Dice Salvini: mi prendo il tempo giusto per rifletterci e a Pontida – a metà settembre – dirò la mia. Il che lascia capire che sul grande e tradizionale pratone annuncerà a Draghi che la partita è chiusa. Sennò, perché attendere così tanto? Solo per montare un evento che di per sé è già tra quelli centrali nella politica italiana?
Forse il capo leghista vorrà ascoltare i suoi gruppi dirigenti, quelli territoriali, i ceti produttivi, ma vivaddio attendere settembre nell’era dei tweet rischia di innestare solo nervosismi. E tutti e tre, lui, la Meloni e Berlusconi, hanno bisogno di ritrovarsi e rasserenarsi. Per rasserenare la stessa pubblica opinione di riferimento.
Ma una decisione va presa, anche perché nel frattempo Enrico Letta aggiusta il tiro ancora contro di lui, chiedendo a Draghi di mettere la fiducia sulla giustizia. Sarebbe un’umiliazione. Oltre a doversi tenere sul groppone ministri come Luciana Lamorgese, Roberto Speranza e Luigi Di Maio.
Altro tema è la questione Musumeci in Sicilia, che certo non può attendere settembre, visto che si vota proprio in autunno per le regionali. C’è bisogno di ricucire o di rompere?
Poi arriverà la legge finanziaria, con tutte le immaginabili tensioni sociali. Se fossi uno dei consiglieri di Salvini gli chiederei: ma abbiamo tutto questo tempo innanzi a noi?