L’esplosione a Roma e il ricordo del boato di 7 anni fa che fece tremare la Salaria

Il boato, vetri in frantumi di diverse abitazioni anche a diversi metri di distanza. “Il pavimento mi ha tremato sotto i piedi” raccontano alcuni testimoni. Poi il bilancio di almeno 20 persone che sono ricorse alle cure mediche in Ospedale, tra questi un vigile del fuoco, 9 agenti di Polizia e alcuni sanitari intervenuti in via Godani. Questo è il quadro degli effetti delle due esplosioni in un distributore di benzina e GPL in zona Casilina. Mentre i vigili del fuoco e le forze di polizia sono ancora impegnati sul posto per mettere in sicurezza l’area e ricostruire la dinamica di quanto accaduto questa mattina per comprendere le cause dell’esplosione, tornano alla memoria le immagini di un altro incidente di 7 anni fa.
7 anni fa la tragedia in via Salaria
Il 5 dicembre 2018, l’incendio e le esplosioni in un distributore di carburante in via Salaria, a Borgo Quinzio, in Provincia di Rieti, costarono la vita a due persone.
Quel pomeriggio nel piazzale nel km 39 di via Salaria deflagrò un’autocisterna di GPL. In brevissimo le fiamme avvolsero tutta l’area circostante. A rimanere a terra un uomo ed un vigile del fuoco, Stefano Colasanti di 50 anni che si fermò a prestare soccorso. Altre 18 persone rimasero ferite riportando tutti ustioni tra il 35% e il 50% del corpo. Tra questi anche diversi soccorritori del 118.

Perse la vita un vigile del fuoco di 50 anni
Stefano Colasanti, quel pomeriggio non doveva trovarsi lì, ma doveva portare il mezzo dei Vigili del Fuoco a Roma per una revisione. Transitando in via Salaria si accorse di quanto stava accadendo e senza pensarci due volte si precipitò a soccorrere le persone sul posto. L’ultimo gesto di altruismo che ha salvato la vita a tante persone. Se non fosse intervenuto Stefano il numero delle vittime sarebbe stato molto alto.
La sua perdita ha lasciato un vuoto incolmabile nella comunità reatina. Padre, marito, vigile del fuoco e allenatore di futsal, molti lo hanno conosciuto come una persona speciale, sempre pronta ad aiutare il prossimo. Oggi lo ricordano come un eroe.
Le indagini
Secondo la ricostruzione degli inquirenti. Nel distributore d Borgo Quinzio a provocare lo scoppio fu un iniziale incendio dell’autocisterna. Quindi le fiamme fecero alzare la temperatura del combustibile trasformando il liquido in gas. Poi l’esplosione violentissima sbalzò fino a 80 metri di distanza tutti i mezzi che si trovavano sul posto.