L’Europa matrigna della von der Leyen minaccia l’Italia. Salvini: Ue tutta da ripensare

Le incredibili e minacciose parole della von der Leyen sui guai che capiteranno all’Italia se oserà votare in maniera difforme da Bruxelles, agitano il centrodestra. “Credo si debba chiedere rispetto, le dimissioni non sono nella possibilità, non si può chiedere di andare a eleggere un nuovo presidente di Commissione Ue. Ma certamente sono parole che lasciano molto perplessi e rischiano di essere anche un’interferenza nella campagna elettorale di un Paese democratico fondatore dell’Unione Europea”. Lo ha detto il coordinatore nazionale e vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani. “Da questo punto di vista l’Italia non ha bisogno di lezioni da parte di chicchessia”, ha aggiunto. “Gli italiani sono liberi di votare come ritengono più opportuno”.
Tajani: gli italiani sono liberi di votare come vogliono
L’Italia ha sempre rispettato tutte le regole comunitarie, forse bisognerebbe vedere in qualche altro Paese dove non si rispettano le regole. E vedere anche qualche eccessiva disponibilità di chi fa affari con la Russia, penso a un autorevole ex leader socialista tedesco. Lì bisognerebbe vedere se ci sono cose che non funzionano, certamente non da noi. Anche il leader della Lega furioso. “I pochi soldi che ci sono, perché il governo non avrà soldi per tutti, vanno prima agli italiani, prima ai pensionati italiani, ai disabili italiani. E se a Bruxelles qualcuno pensasse di tagliare i fondi che spettano all’Italia perché la Lega vince le elezioni, allora ci sarebbe da ripensare anche a questa Europa, a cui chiedo protezione e non minacce vergognose”. Così Matteo Salvini su Canale 5, dopo le parole di von der Leyen.

Quelli della Ue sono i soldi nostri
“I soldi dell’Europa sono soldi dei Paesi e sono soldi degli italiani – spiega -. L’Europa non regala niente a nessuno, anzi noi negli anni come popolo italiano abbiamo dato cento miliardi di euro alle casse di Bruxelles. Chiediamo rispetto. Domenica votano gli italiani, non votano i burocrati o i banchieri di Berlino di Bruxelles o di Parigi. Ma votano gli operai, gli imprenditori, i precari, i pensionati e i disabili, se ne facciano buona pace a sinistra”, conclude.
Rampelli: la von der Leyen rappresenta tutti, non solo quelli del Pd
“Consiglio alla presidente Von der Leyen di misurare i toni. È Commissario europeo e rappresenta tutti i cittadini del Continente, non solo quelli del partito e di Enrico Letta. Nessuno, ripeto, nessuno, può mettere in discussione il risultato di libere elezioni. Toni minatori e ricattatori li usasse verso i nazistelli e i filocinesi di casa sua. Fermo restando che non ci spaventano, mentre è sicuro che mettono in pessima luce chi li pronuncia”. Così il deputato di Fratelli d’Italia e vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli. “Già – ricorda – prese un granchio quando accusò l’Italia come Stato untore della pandemia. Poi si è oltretutto scoperto che il paziente era in Baviera… Chieda scusa, lo faccia anche ora. Se poi il suggeritore di certe improvvide affermazione è il Pd, allora abbiamo validi motivi di considerarlo un traditore della Patria”.
Renzi alla von der Leyen: non dovete minimamente entrare nelle questioni italiane
“Io dico alla presidente Von Der Leyen, non dovete minimamente entrare nelle questioni italiane”. Così su Isoradio il leader di Italia Viva Matteo Renzi commenta le dichiarazioni della presidente della Commissione europea a Princeton rispetto al risultato elettorale (“se le cose andranno in una direzione difficile, abbiamo degli strumenti, come nel caso di Polonia e Ungheria”). “Noi siamo per gli Stati Uniti d’Europa. Proprio per questo chiunque l’Italia elegga bisogna che l’Europa rispetti il voto degli italiani. Se anche vincesse la destra, l’Europa deve rispettare l’esito elettorale”.