Libico e tunisino rapinano a mano armata una coppia di turisti americani vicino la solita Termini

Mentre tornavano in ostello sono stati rapinati sotto minaccia di una pistola. E’ accaduto venerdì scorso a due turisti americani nella Capitale e gli agenti del Commissariato Viminale, nell’ambito dei servizi dedicati all’area della Stazione Termini, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto un 21enne della Libia e un 19enne tunisino, accusati di rapina aggravata a mano armata in concorso tra loro.
Rapina violenta ai due americani
I turisti avvicinati da due persone. Una delle due li ha seguiti fino alla porta d’ingresso dell’ostello, ha afferrato al collo uno dei due e gli ha portato via 50 euro, un telefono cellulare Iphone 13 e una collana in oro mentre, contemporaneamente, il secondo rapinatore ha afferrato la donna puntandole la pistola al collo e portandole via 250 euro in contanti, una collana in oro, un telefono cellulare Iphone 11, la borsa con portafogli, documenti personali e una carta di credito. Grazie alle immagini di videosorveglianza dell’ostello, le descrizioni delle vittime e la geolocalizzazione dei telefoni cellulari, gli agenti hanno concentrato le ricerche nelle zone limitrofe, individuando i due soggetti in via del Castro Pretorio.

I due africani arrestati in via Castro Pretorio
Fermati e sottoposti a perquisizione personale, il 21enne e il 19enne trovati in possesso della refurtiva e riconosciuti poi dalle vittime alle quali restituita la merce rubata. Dopo la convalida del fermo il gip, su richiesta della procura, ha disposto per i due uomini la custodia cautelare in carcere.
Nigeriano fa il matto perché gli rifiutano il reddito di cittadinanza
Infine un nigeriano, contrariato perché gli uffici dell’Inps gli avevano respinto la domanda del reddito di cittadinanza, ha cominciato a inveire contro gli impiegati tanto da dover richiedere l’intervento delle forze dell’ordine. Dopo un po’, si è riusciti a far uscire l’africano dagli uffici, ma qui ha continuato a dare di matto, colpendo e aggredendo gli agenti che lo stavano solo controllando. E’ evidente che se non si può più nemmeno rifiutare il reddito, le cose si stanno aggravando. Ci auguriamo l’immediata espulsione del nigeriano, in attesa che finalmente cessi il reddito per chi non addirittura pretende di vivere senza lavorare a casa nostra.