Librerie romane in via d’estinzione. Rocca (FdI): “Il sindaco Gualtieri istituisca un tavolo di crisi”

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“Il sindaco Gualtieri accolga il grido d’allarme e le richieste di aiuto delle tante librerie romane in crisi e che rischiano di chiudere, una volta per tutte, le loro attività. Credo e spero che per avere l’attenzione del primo cittadino e l’aiuto dell’amministrazione capitolina qualcuno non debba necessariamente essersi candidato nelle liste del Partito Democratico o sventolato ai quattro venti la scelta di non vendere il libro di Giorgia Meloni. Sarebbe molto grave se fosse così. Proprio per questo motivo chiedo ufficialmente al sindaco Gualtieri di istituire un tavolo di crisi per le librerie di Roma affinché si possano mettere in campo iniziative mirate alla salvaguardia delle loro preziose attività”. È quanto dichiara il consigliere capitolino di Fratelli d’Italia, Federico Rocca.

Librerie romane: il caso della chiusura della Feltrinelli alla Galleria Sordi

La crisi delle librerie romane è ormai conclamata.  A giugno, in concomitanza con la ristrutturazione della Galleria Alberto Sordi di Roma, chiuderà i battenti la libreria Feltrinelli, una delle più grandi d’Italia. Questa volta, però, non è detto che riapra. Anzi, secondo quanto apprende l’agenzia Dire, la casa editrice potrebbe virare su altre zone della Capitale. I lavoratori della Galleria Alberto Sordi, circa una ventina, saranno riassorbiti nelle altre librerie della casa editrice, in attesa delle decisioni sul futuro delle sedi.
È cosa nota che il centro storico di Roma, colpito prima dalla crisi economica e poi da due anni di pandemia, si sta trasformando sempre di più in un centro commerciale di lusso, con l’inevitabile conseguenza che le librerie non riescono ad avere un’identità forte e perdono pubblico. Non è un caso che la stessa Feltrinelli due anni fa decise di chiudere la libreria International di via Vittorio Emanuele Orlando e quella di via Giovanni Pierluigi da Palestrina, all’angolo con Piazza Cavour. Lo stesso ragionamento fatto dal gruppo Libraccio, che nell’ultimo anno ha ristrutturato e rilanciato in chiave modernariato la storica sede di via Nazionale, aprendo due librerie di quartiere, in via Appia Nuova e in via Chiana.