Libri antichi e rari in mostra – purtroppo virtuale – da giovedì a domenica prossimi

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Libri antichi e rari  in mostra, ovviamente virtuale. Da giovedì 18 a domenica 21 marzo infatti si svolgerà Firsts Italia, la mostra mercato virtuale del libro antico e raro. Organizzata per la prima volta dall’Alai, l’Associazione dei Librai Antiquari d’Italia, che proporrà una sessantina di espositori. Un nome internazionale per una mostra molto italiana, aperta alle librerie antiquarie socie della Alai e delle 37 associazioni consorelle che aderiscono all’Ilab, l’International League of Antiquarian Booksellers. Il sito internet della manifestazione (www.firstsitalia.com) è realizzato sulla base della piattaforma più utilizzata dalle associazioni internazionali, quella della Firsts London Rare Book Fair, e sarà semplice e molto veloce nella consultazione.

Gli appassionati potranno scegliere i libri sugli stand

La virtual book fair funzionerà così: sotto il tetto di un sito internet espressamente dedicato, verranno creati degli stand. Ogni libraio apre il suo spazio con una breve presentazione. E poi espone, con testi e numerose fotografie, una serie di volumi scelti. Il contatto tra espositore e visitatore o potenziale acquirente potrà avvenire telefonicamente, via mail, o in molte delle varianti elettroniche oggi disponibili. Il sito di Firsts Italia darà la possibilità ad ogni espositore di proporre 21 libri, ma anche di poterli cambiare durante l’intero periodo della fiera. Sostituendo quelli venduti, oppure variando periodicamente alcune proposte. E per il visitatore – che avrà accesso gratuito e libero, senza nessuna richiesta di registrazione – le possibilità di organizzare la visita saranno molteplici.

Organizzata dall’Associazione dei Librai Antiquari d’Italia

Scorrendo l’elenco degli espositori e scegliendo di entrare di stand in stand, oppure ricercando quali propongono argomenti e specializzazioni di suo interesse. Oppure anche attraverso una più tradizionale ricerca per autore, titolo, o parola chiave. Al momento sono circa 60 i partecipanti, per la maggior parte italiani. Ci sono neo iscritti come la Demetra di Milano e titani come Pregliasco e ancora gli inglesi Quartich e Peter Harrington. Librerie specializzate in materie specifiche, letteratura e arti del Novecento, arte contemporanea, manoscritti, incunaboli e inizi dell’era della stampa. Realtà locali e attive sul territorio, studi presenti sul web, attività giovani accanto ad altre attive da generazioni.

Ci saranno libri rari e antichi per tutte le tasche

I libri che saranno messi in vendita sono stati tenuti da parte apposta per questa occasione. Ci saranno proposte per tutte le tasche, non solo, ma anche, inarrivabili gemme da museo. Dichiara in proposito il presidente dell’Alai, Mario Giupponi: “La pandemia ha spazzato via le manifestazioni espositive come anche i periodici mercati e tutto ciò che normalmente caratterizza la nostra vita di librai. Come noi anche i colleghi del resto del mondo si sono fermati. Sempre ad attendere i report sanitari e le istruzioni governative che ci avrebbero permesso di organizzare il lavoro futuro. Tutti noi abbiamo inizialmente sfruttato questo arresto imprevisto per riordinare con calma e pazienza quantità di incombenze pregresse, per catalogare libri da tempo accantonati.

I librai ne hanno approfittato per riordinare le cataste di libri

E anche per fare luce su scatole ricolme di volumi quasi dimenticati. Insomma per dedicarci a ciò che in altri tempi non avremmo avuto il tempo e forse nemmeno la voglia di fare. Ci siamo però presto resi conto che questa forma di stallo sarebbe durata un tempo eccessivo. Improvviso si poneva il problema di poter raggiungere tutti coloro che avevano bisogno di essere nutriti e alimentati dalle nostre offerte. Ed è stato subito chiaro che il mezzo tecnologico sarebbe stato il solo e per il momento insostituibile mezzo attraverso cui realizzare i nostri fini. Visto il prolungarsi della situazione e l’impossibilità di dar luogo alle mostre in calendario si è presto pensato di trasportare tali appuntamenti nel mondo virtuale. Molte nazioni hanno subito lavorato alla propria virtual book fair“.

I librai vogliono ovviamente tornare all’evento dal vivo

“Questo dislocamento obbligato in un mondo tecnologico che spesso mal si accompagna al libro antico ha visto inizialmente alcuni dei nostri associati storcere il naso – aggiunge Giupponi -. Si teme che sia una strada senza ritorno e che l’avvenimento virtuale, con le sue comodità pratiche e convenienze economiche, possa sostituire definitivamente l’evento tradizionale. Il quale invece riserva delle caratteristiche uniche e che non possono essere in alcun modo rimpiazzate. Faremo di tutto perché si ritorni al più presto all’evento dal vivo ma per il momento ci siamo messi tutti al lavoro per questo appuntamento affinché il si possa virtualmente aggirarsi fra cataste di libri alla ricerca del tassello mancante della propria collezione”.

Dalla “disgrazia” anche un’opportunità per i libri

“Dobbiamo peraltro affermare che l’esperienza dettata dall’attuale situazione ci ha rivelato aspetti insospettabilmente positivi e ci ha fatto scoprire potenzialità sconosciute del mondo virtuale che sarà molto utile sfruttare – conclude Giupponi -. Ci riferiamo ad esempio alla possibilità espositiva offerta dalla nostra prossima mostra on-line per coloro che per vari motivi non potrebbero partecipare a una versione tradizionale sia nella veste di espositori come anche in quella di visitatori”.