Licenze taxi agli urtisti, la maggioranza si spacca e la Raggi va sotto

L’Assemblea Capitolina, con molti voti del M5S ieri ha detto no a quanto deciso il 31 luglio dalla Raggi e dalla Giunta sulle licenze taxi agli urtisti. Maggioranza spaccata quindi. E tutto da rifare. L’idea di usare le licenze taxi come “ammortizzatore sociale” non ha convinto l’Aula. È passata la mozione di Sinistra per Roma a firma del capogruppo in Campidoglio Stefano Fassina e sottoscritta sia dalla maggioranza che dall’opposizione. Mozione che sospende la concessione di licenze taxi agli urtisti come compensazione della delocalizzazione e in alcuni casi addirittura della revoca delle licenze di commercio ambulante. Una misura di salvaguardia recepita in Campidoglio su direttiva della Regione Lazio. Vista da subito come un contentino che scontentava tutti. In primo luogo gl urtisti, storici venditori ambulanti di immagini sacre e souvenir. Che vogliono continuare il lavoro dei propri padri. Scacciati in malo modo, proprio in un momento cruciale per il commercio per l’emergenza Coronavirus, dalle vie centrali della Capitale dalla sindaca perché “fanno disordine”. Mentre i suk che spuntano in ogni angolo della città, privi di ogni licenza, fanno caruccio.

Ma l’idea ha fatto infuriare anche i tassisti, che ancora non vedono luce dopo il lockdown che per loro non è mai finito. Turismo zero nella Capitale, alberghi che non riaprono, ristoranti che arrancano, smartworking prolungato. E gli incassi degli autisti delle auto bianche sono ridotti all’osso. Così le licenze taxi agli urtisti sembrano una follia.

La Raggi sconfessata in Aula, non passa l’idea delle licenze taxi agli urtisti scacciati dal Centro storico. Otto i dissidenti nel M5S

L’Assemblea capitolina, tra cui gran parte del gruppo M5S, stoppa la Giunta e dice ‘no’ alla compensazione con licenze taxi nei confronti degli urtisti a cui e’ stato revocato il titolo. L’Aula ha infatti approvato con 21 favorevoli, 4 contrari e 4 astenuti una mozione sottoscritta
sia dalla maggioranza che dall’opposizione. Che impegna la sindaca Virginia Raggi e i suoi assessori a sospendere l’atto con cui la Giunta ha recepito le misure di salvaguardia della Regione Lazio. Relativamente alle compensazioni per gli urtisti possessori di titoli abilitanti alla vendita revocati.
E di individuare soluzioni alternative rispetto alla concessione di nuove licenze taxi.

Sono due categorie entrambe in difficoltà, ha dichiarato il presidente grillino della commissione commercio Andrea Coia. Semmai l’idea può essere quella di riservare una quota di licenze agli urtisti nel prossimo bando, ma così non funziona. E la Raggi ha avuto anche dai suoi l’ennesimo benservito.

http://www.askanews.it/cronaca/2020/09/16/roma-voti-m5s-a-mozione-fassina-stop-a-atto-raggi-per-urtisti-pn_20200916_00304/

De Priamo (FDI), una follia contrapporre urtisti e tassisti, la Raggi anziché creare lavoro lo toglie a chi ce l’ha

Con la proposta di riservare una parte delle licenze taxi agli urtisti che lei stessa ha cacciato, la sindaca Raggi è riuscita a fare un capolavoro alla rovescia. Scatenando una autentica guerra tra poveri. E i consiglieri comunali hanno votato trasversalmente una mozione che adesso la obbligherà a fermarsi. Studiando se ne è capace altre soluzioni. Come Fratelli d’Italia pensiamo che sia una follia togliere quel poco lavoro che resta a chi ancora ce l’ha. E invece di dividere le briciole o puntare sul reddito di cittadinanza, un’amministrazione seria dovrebbe essere vicina proprio alle categorie maggiormente in difficoltà. Ecco perché abbiamo votato quest’atto in Aula. Tassisti e urtisti devono essere aiutati, e non messi gli uni contro gli altri. Così si è espresso in una dichiarazione rilasciata a 7Colli il capogruppo in Campidoglio di Fratelli d’Italia Andrea de Priamo.