Liguria, danni per miliardi. E la Liguria verrà a Roma a chiedere giustizia (video)

liguria a roma

La Liguria protesta a Roma. Il presidente di Confetra Liguria Alessandro Laghezza interviene sul caos che sta interessando la Regione Liguria. “E’ nato il  Comitato “Salviamo Genova e la Liguria” che vede riunite, in modo apartitico ed apolitico, le associazioni di categoria del mondo produttivo, dei servizi e del commercio genovesi e liguri con il comune obiettivo di capire e di avere risposte concrete dalla politica riguardo la disastrosa situazione infrastrutturale in Liguria che sta provocando danni incalcolabili al nostro settore”.

Il 22 luglio corteo di mezzi dalla Liguria a Roma

Per il 22 luglio è prevista un’importante manifestazione. Da Genova partirà un corteo di camion, automezzi e pullman verso Roma, fino a Montecitorio proprio sotto le finestre del Ministero dei Trasporti e Aspi per essere ricevuti ed ascoltati dal Ministro e avere le risposte che tardano ad arrivare. Il Comitato è composto da Spediporto, Trasportounito Liguria, Assagenti, Assiterminal, Confcommercio, Confindustria Genova, Cna Genova e Liguria Confetra, Liguria Federazione Autotrasportatori Italiani F.A.I, Conftrasporto, Confartigianato Genova e confesercenti provinciale di Genova.

Danni incalcolabili per colpa dei politici

Laghezza prosegue: “Un milione di euro al giorno sono i danno diretti solo per l’autotrasporto. Un miliardo di danni complessivi per tutto il settore della logistica. Tutti causati dall’incertezza in cui questo settore si sta muovendo e dalla paralisi infrastrutturale che dura da troppo tempo. Se ci troviamo in queste condizioni le responsabilità sono politiche e sono attribuibili ad una cattiva gestione degli ultimi 20-30 anni.
Vogliamo che qualcuno risponda dei danni causati a tutto il nostro settore”.

E’ fuga dal Porto di Genova

Tra l’altro, prosegue il presidente di Confetra, “la situazione del Porto di Genova e del disastro delle infrastrutture liguri diviene ogni giorno più allarmante. Centinaia di milioni di danni per il Porto e per le nostre Aziende di logistica. E’ il momento di fare qualcosa, non è più possibile rimandare, è ora necessario trovare soluzioni forti immediate ed individuare le responsabilità di tutti i danni subiti, sia presenti che futuri”.