Linea ferroviaria Roma-Viterbo, rinvenuto un cadavere sui binari: sospesi i treni

Una scoperta macabra ha paralizzato la circolazione ferroviaria sulla linea Roma–Viterbo. Nella mattinata di oggi, un corpo senza vita è stato rinvenuto sui binari tra le stazioni di Oriolo e Capranica, nel cuore della Tuscia. La segnalazione è arrivata da un macchinista che, in transito, avrebbe notato qualcosa di anomalo lungo la massicciata ferroviaria. Pochi minuti dopo, la conferma: un cadavere giaceva accanto ai binari, in un tratto isolato e difficilmente accessibile.
L’allarme ha fatto scattare immediatamente il blocco della circolazione. Tutti i treni regionali in transito sulla tratta sono stati fermati o deviati, mentre sul posto sono accorse le forze dell’ordine, i sanitari del 118 e il personale di Rete Ferroviaria Italiana.

La macchina delle indagini
L’area è stata subito transennata. Gli agenti della Polfer, coordinati dalla Procura di Viterbo, hanno avviato i rilievi per stabilire l’identità della vittima e le cause del decesso. Le prime informazioni trapelate parlano di un uomo, ma non sono ancora note le generalità. L’ipotesi dell’investimento ferroviario è la più immediata, ma non l’unica: gli inquirenti non escludono né il gesto volontario né un possibile incidente.
Sul posto è presente anche il magistrato di turno, che ha disposto l’ispezione cadaverica. Solo dopo gli accertamenti di rito sarà possibile rimuovere il corpo e consentire la riapertura graduale della linea.
Viaggiatori bloccati e ritardi a catena
La notizia del ritrovamento ha avuto effetti immediati sulla viabilità ferroviaria. Trenitalia, attraverso i propri canali ufficiali, ha comunicato ritardi, cancellazioni e limitazioni di percorso per numerosi convogli regionali. Decine di pendolari sono rimasti fermi nelle stazioni di Oriolo, Vetralla e Capranica, in attesa di notizie.
“Non ci hanno detto nulla, solo che il treno non partirà fino a nuovo ordine”, racconta una passeggera, bloccata da oltre un’ora. La società ferroviaria ha attivato servizi sostitutivi con autobus, ma le difficoltà logistiche restano evidenti: la linea Roma–Viterbo è una delle più utilizzate dai pendolari che ogni giorno raggiungono la Capitale per lavoro o studio.
Una tratta dimenticata
Il dramma di oggi riporta sotto i riflettori le condizioni precarie della linea Roma–Viterbo, spesso al centro di segnalazioni per guasti, ritardi cronici e mancanza di sicurezza. Si tratta di una delle arterie ferroviarie più vecchie del Lazio, dove infrastrutture obsolete e manutenzione insufficiente convivono con un traffico quotidiano intenso.
Attesa per i risultati delle indagini
Nel frattempo, l’attenzione resta puntata sulle indagini. La Procura sta valutando le immagini delle telecamere installate nei pressi delle stazioni, alla ricerca di eventuali passaggi o presenze sospette nelle ore precedenti al ritrovamento. Non si esclude che la vittima possa essere stata travolta da un treno durante la notte, senza che nessuno se ne accorgesse.
Gli investigatori mantengono il massimo riserbo. “Stiamo lavorando per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti”, ha dichiarato una fonte della Polfer. I rilievi, proseguiti per ore sotto un sole cocente, dovrebbero fornire le prime risposte entro la giornata.
Una tragedia che riaccende i riflettori sulla sicurezza
Al di là della cronaca, resta l’ennesimo episodio che riaccende il dibattito sulla sicurezza ferroviaria. Troppo spesso i binari laziali diventano teatro di tragedie, tra attraversamenti abusivi, mancanza di vigilanza e infrastrutture inadeguate.
La speranza, per i tanti pendolari rimasti bloccati oggi, è che questa tragedia non resti soltanto una nota di cronaca nera, ma serva da scossa per affrontare una realtà fatta di disservizi, rischi e ritardi cronici. Intanto, mentre il convoglio della giustizia si mette lentamente in moto, la linea Roma–Viterbo resta ferma, sospesa tra indagini e attese.
Una giornata nera per la Tuscia e per i suoi pendolari. Una giornata in cui il treno, simbolo di quotidianità, si è improvvisamente fermato davanti al mistero e al silenzio di un corpo sui binari.