L’inflazione rialza la testa ad aprile: oltre 400 euro in più a famiglia

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Rialza la testa l’inflazione, con i prezzi che ad aprile segnano una crescita su base annua del +1,1%, determinando un aggravio di spesa, considerata la totalità dei consumi delle famiglie, pari a +338 euro su base annua per la famiglia tipo, +439 un nucleo con due figli. “A determinare la ripresa dei prezzi non è l’aumento dei consumi delle famiglie, che al contrario rimangono ancora fermi. Ma la forte corsa dei beni energetici si traduce in una maggiore spesa solo per gli spostamenti che raggiunge +157 euro annui per una famiglia con due figli”.

L’inflazione dovuta alla corsa dei beni energetici

“L’effetto dei beni energetici incide poi anche sulle spese fisse delle famiglie legate ad Abitazione, acqua, elettricità, comparto che ad aprile registra una crescita record del +5% rispetto al 2020”, conclude Rienzi. E’ deflazione invece sui prezzi degli alimentari che calano dello 0,6% su base annua in controtendenza rispetto all’andamento generale. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Istat sull’inflazione nel mese di aprile che sconta ancora gli effetti delle chiusure di ristoranti, bar, pizzerie e agriturismi.

Deflazione invece sui prezzi alimentari

Nell’ambito dei prodotti alimentari – sottolinea l’associazione- i prezzi della frutta fresca scendono dello 0,6% rispetto allo stesso mese dello scorso anno mentre i vegetali freschi calano dell’1,7% e i alimentari lavorati dello 0,8%. Su frutta e verdura pesa anche l’effetto del maltempo che ha già decimato i raccolti. Con la perdita di una ciliegia Made in Italy su quattro ed una produzione nazionale complessiva attorno agli 80 milioni di chili, il 25% in meno, secondo la stima della Coldiretti, con danni per le gelate stimati complessivamente vicino al miliardo di euro.

Coldiretti chiede interventi per le imprese agricole

Coldiretti chiede interventi urgenti di sostegno alle imprese agricole ma anche controlli rafforzati sulle importazioni. Invitando a “un patto etico di filiera che garantisca una adeguata remunerazione dei prodotti agricoli. E punti a privilegiare nella distribuzione il Made in Italy a tutela dell’economia, dell’occupazione e del territorio”.

Ecco le stime preliminari dell’Istat

Per aprile l’Istat infatti conferma la stima preliminare di una accelerazione dell’inflazione. Con un indice nazionale dei prezzi al consumo in aumento dello 0,4% su base mensile e dell’1,1% su base annua (da +0,8% di marzo). L’accelerazione tendenziale dell’inflazione – spiega l’istituto di statistica – “si deve essenzialmente ai prezzi dei Beni energetici. La cui crescita passa da +0,4% di marzo a +9,8% a causa sia dei prezzi della componente regolamentata sia di quelli della componente non regolamentata”.