Lite furibonda al bar tra un romeno e due tunisini: sul primo c’era un mandato di arresto europeo

ostia rom forze dell'ordine

Un tranquillo pomeriggio nel quartiere della Bolognina è stato scosso da una lite all’interno di un bar in via Mazzini. L’episodio, che ha coinvolto tre individui – un rumeno e due tunisini – è culminato in un arresto da parte della Polizia di Stato ed una denuncia in stato di libertà. La vicenda ha avuto inizio alle 17:30 di martedì 2 gennaio, quando una chiamata al servizio di emergenza segnalava una lite tra tre persone all’interno di un bar in via Mazzini. Immediatamente sono giunti sul posto gli agenti del Commissariato Bolognina-Pontevecchio: i poliziotti si sono messi alla ricerca dei responsabili e hanno notato due soggetti corrispondenti alle descrizioni che, alla vista della Volante, hanno tentato la fuga.

La polizia porta tutti in questura

Fuga di breve durata, in quanto i due fermati dagli agenti e accompagnati in Questura per accertamenti. A seguito di perquisizione personale, uno dei due era trovato in possesso di circa 6 gr. di hashish. I due giovani tunisini deferiti in libertà: uno di loro, ventenne, sanzionato amministrativamente per detenzione di sostanza stupefacente e messo a disposizione dell’Ufficio Immigrazione per la valutazione sulla sua posizione sul territorio nazionale, lo stesso risultato estraneo alla lite; l’altro soggetto, diciassettenne, invece denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna per i reati di lesioni personali aggravate, minacce gravi e getto pericoloso di cose e subito riaffidato ai servizi sociali.

Il romeno portato in carcere, i tunisini liberi

L’equipaggio rimasto sul posto per prestare soccorso e identificare la vittima – la quale si mostrava particolarmente agitata e insofferente all’aiuto dei poliziotti – ha scoperto che la stessa risultava destinataria di un “Mandato d’Arresto Europeo” emesso dall’Autorità Romena per una pena da scontare di due anni e sei mesi di reclusione per reati contro il patrimonio. Edotto della situazione, l’uomo – cittadino rumeno di 38 anni – non opponeva alcuna resistenza all’arresto e quindi condotto presso la locale Casa Circondariale.