Litigano con i vicini, appiccano un incendio e li minacciano di morte armati di mazze e piccone: arrestati mamma e figli

Litigano con i vicini e, armati di piccone e mazze da baseball, minacciano di morte prima loro, poi, non contenti, pure i loro amici, dando fuoco a una tettoia. E finiscono in manette: i carabinieri di Subiaco, nelle scorse ore, hanno infatti arrestato madre e due figli per minacce aggravate, violazione di domicilio, incendio doloso e atti persecutori.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, i tre erano da tempo ai ferri corti con alcuni vicini della zona. E ieri questa tensione, mai davvero sopita, è esplosa.

Le liti tra vicini di casa

È successo ieri a Subiaco. Tutto parte dalla casa di una giovane coppia, vicina di casa della famiglia poi arrestata. I tre si presentano sotto la loro abitazione, armati di piccone e mazze da baseball, e provano a sfondare l’ingresso, urlando minacce di morte. La coppia chiama aiuto, qualcuno riesce a sottrarsi, ma i tre, madre e due figli, non si fermano. Si spostano lungo la strada provinciale che collega Subiaco a Monte Livata, diretti verso l’abitazione di altri parenti della coppia. Anche qui la scena si ripete: le armi in mano, gli inseguimenti, le urla. Uno degli abitanti riesce a scappare nella boscaglia. Gli altri assistono impotenti mentre i tre, questa volta, alzano ulteriormente il tiro.

Con liquido infiammabile e un accendino, appiccano il fuoco a una tettoia in legno di una casa in costruzione. Un rogo rapido, per fortuna contenuto. I Vigili del Fuoco di Subiaco arrivano in tempo, evitano che l’incendio si estenda e mettono in sicurezza l’area.

La fuga e l’arresto

Dopo aver dato fuoco alla tettoia, madre e figli provano a scappare. Ma percorrono appena qualche centinaio di metri: i Carabinieri, già sulle loro tracce, li intercettano e li bloccano. Per i tre scatta l’arresto. Ora si trovano nel carcere di Rebibbia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, mentre gli inquirenti continuano a ricostruire minuto per minuto l’escalation che ha portato una lite di vicinato a trasformarsi in un vero raid armato.