Lo chef Colonna furioso: “I politici del governo? Tornino a fare le fotocopie…”

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Lo chef Antonello Colonna è furioso. “Ci stanno chiedendo di fare gli equilibristi, ma dipende su che diametro di fune viaggi e a che altitudine. Non hanno la dignità di ascoltare un qualsiasi personaggio della ristorazione e trovare un compromesso tra diritto e buon senso. Le 18 non sono niente, è come dirci di chiudere. Noi italiani siamo brave persone, non siamo i gilet gialli e non mettiamo a ferro e fuoco le città, ma questa cosa qui è umiliante”. Lo dice, all’Adnkronos, lo chef Antonello Colonna nel commentare le misure restrittive contenute nel nuovo Dpcm.

Colonna: ci devono dare una rotta, non sono capaci

“Il governo – sostiene – ci deve dare una rotta, e noi dobbiamo seguirla. Ora ci sta dando quella sbagliata. Se i politici non sono in grado di mettere in acqua le navi, tornassero a fare le fotocopie che è anche difficile farle, è un’arte. Abbiamo figure che probabilmente, non più tardi di 4 anni fa le facevano e oggi fanno i ministri”. Anche perché, ricorda ancora Colonna, “l’Italia è un Paese che si basa sul turismo, e non lo abbiamo capito ancora. I nostri pozzi di petrolio sono il turismo, sono il cibo che ci invidia tutto il mondo. Io capisco perfettamente che c’è di mezzo la salute e proprio perché è di mezzo, serve qualcuno che sappia guidare meglio”, dice.

Perché far chiudere i locali in provincia?

“L’Italia non è Milano, Napoli, Roma o Torino. L’Italia è Carsoli, sono i piccoli centri di provincia, perché far chiudere là i locali?. Non voglio fare polemica – spiega – ma a Labico, dove ho un resort, non esiste la movida, ci sono due bar dove vanno dieci persone. Dietro al bancone c’è il figlio, a fare i panini la madre. In Italia il 90% delle attività è così. A Palestrina o a Zagarolo che movida c’è? Io questo attacco, perché nei paesini così si campa”. Secondo Colonna “ci stanno prendendo in giro. Per assurdo preferirei una dittatura, un potere di polizia che aumenti la sicurezza. A Colleferro hanno ammazzato un ragazzo sotto alla caserma dei carabinieri. A Colleferro – sostiene lo chef – non c’è la movida, c’è la delinquenza”.

Allora facciamo rave party dalle 6 alle 12….

E conclude con una provocazione. “Ho deciso, dal 1 novembre organizzo rave party che aprono alle 6 e finiscono alle 12. Chiudo l’eccellenza e incasso 50mila euro al giorno”. Continua Colonna: “Consiglierò la categoria – dice – perché tanto se non lo farò io lo farà qualcun altro”. Tornando serio, poi, Colonna spiega: “Provocazione a parte, potrei aprire alle 6 e chiudere alle 18 facendo tutto quello che riguarda colazione e pranzo. E’ chiaro che non possono darci delle date, ma almeno mi auguro che tutto questo finisca il 24 novembre”, conclude.