Lo scrittore Salman Rushdie accoltellato a New York: nel 1989 l’Islam lo condannò a morte

salman rushdie

Lo scrittore indiano naturalizzato britannico Salman Rushdie è stato aggredito oggi a New York mentre stava tenendo una conferenza. Lo riporta un giornalista dell’Associated Press presente sul posto secondo il quale un uomo è salito sul palco sul quale si trovava lo scrittore e lo ha preso a pugni o a coltellate. L’aggressore è stato bloccato e arrestato dalla polizia. Non è dato sapere quali siano le condizioni di Rushdie. L’autore di “versetti satanici” fu condannato a morte nel 1989 dall’ayatollah Khomeini con una “fatwa”, e da allora è vissuto sempre sotto protesione nel Regno Unito. La fatwa poi fu confermata nel 2008, nel 2017 e persino nel 2019 dagli estremisti islamici, che condierano blasfema la sua opera. Un privato mise pure una taglia di tre milioni di dollari sulla sua testa. Rushdie ha oggi 75 anni.

A causa di Rushdie una lunga scia di sangue, anche in Italia

Un video mostra l’agitazione in sala e sul palco della Chautauqua Institution, subito dopo l’aggressione, con i soccorritori che cercano di rianimare lo scrittore. L’aggressore sarebbe stato fermato sul posto dai presenti. A causa sua sono già morte diverse persone per mani degli islamisti. Il traduttore giapponese dei “Versetti satanici” fu assassinato da emissari del regime iraniano. Il traduttore italiano Ettore Capriolo fu accoltellato in casa sua nel 2009 da un iraniano. L’editore norvegese dell’opera qualche anno prima era stata ferito a colpi di arma da fuoco.