Lo smemorato Luca Casarini: minaccia Piantedosi ma quello a processo è lui

Luca Casarini

Arrogante e smemorato questo Luca Casarini: il no global del G8 di Genova finito per anni nel dimenticatoio e poi riciclato come trasportatore marittimo di clandestini dalle coste africane a quelle italiane.

Arrogante questo Casarini, perché è arrivato al punto di  pronunciare frasi minacciose e intimidatorie contro Matteo Piantedosi. Parlando dei tafferugli che ci sono stati ieri a Napoli, in occasione dell’arrivo del ministro dell’Interno, il militante della Ong Mediterranea scrive su Twitter che il ministro ha «goduto della protezione dei manganelli per fare passerella», definendolo «responsabile dell’orrore» e poi rivolgendo minacce inquietanti che hanno risvegliato il peggio degli anni di piombo, sentenziando che «i manganelli non vi salveranno per sempre». Per poi rincarare la dose con l’Adnkronos evocando «il giudizio universale» per lo stesso responsabile del Viminale.

Luca Casarini, il paladino della sinistra da salotto

«Casarini è un altro paladino della sinistra da salotto – come osserva il deputato della Lega Stefano Candiani – finta anima buona a processo per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, alias tratta di esseri umani. Non ci lasciamo intimidire da questi soggetti, dice Candiani esprimendo «solidarietà al Ministro Piantedosi»

Ma Luca Casarini oltre che arrogante e irresponsabile è pure decisamente smemorato. La ragione è presto detta. Nell’attesa del “giudizio universale”, quello rinviato a giudizio non di Dio, ma della giustizia italiana, è proprio Casarini. Infatti, è a processo per “favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”.

«Si tratta di un reato molto grave – incalza il senatore leghista Claudio Borghi – commesso da chi ha a che fare con il traffico di esseri umani, un fenomeno contro cui il governo metterà in campo ogni azione senza lasciarsi intimidire da improbabili personaggi come Casarini». Lo sciagurato e smemorato Casarini è avvertito.