Non è solo il campo nomadi di via Candoni, alla Magliana, a causare problemi di sicurezza e di ordine pubblico. C’è un ennesimo episodio di violenza che proviene da un rom che abita al campo del Foro Italico. Lo ha appreso Roma Today dalla denuncia di un cittadino al commissariato di Villa Glori, che è competetente per il Foro Italico. L’uomo ha riferito che l’aggressione contro di lui è partita da uno che è soprannominato proprio “lo Zingaro”. I poliziotti sono entrati nel campo rom del Foro Italico dove hanno individuato come autore dell’aggressione un 40enne sottoposto agli arresti domiciliari proprio nello stesso campo.
Le azioni criminose partivano dal Foro Italico
Non solo. All’interno del campo c’era un furgone rosso, che era stato segnalato in precedenza in una richiesta di intervento. La richiesta era di un romeno che abita nella zona, e che aveva denunciato di essere stato intimidito e minacciato da un gruppo di rom del Foro Italico. Questa banda, che a quanto pare agiva agli ordini dello Zingaro, avevano aggredito e minacciato il romeno, spaccandogli a colpi di mazza i fari dell’auto e puntandogli contro una pistola. La banda voleva impossessarsi di una collezione di monete e francobolli in possesso del romeno.
Lo Zingaro denunciato in stato di libertà
Gli agenti, dopo aver identificato lo Zingaro all’interno del campo, hanno trovato in una baracca adiacente l’abitazione, una pistola automatica Bruni. Eppure lo Zingaro, dopo ulteriori accertamenti, ha avuto solo una denuncia in stato di libertà per lesioni personali, minaccia aggravata e danneggiamento. Insomma, continua a rimanere nel campo e a dirigere le sue operazioni. Tra l’altro, il campo del Foro Italico, un’autentica favela, è fortemente sospettato di essere al centro di un traffico di rifiuti illeciti. Inoltre qualcuno pensa che questi rifiuti gettati nel Tevere o nell’Aniene siano la causa della morìa di pesci che da qualche settimana interessa il fiume della Capitale.