Lollobrigida: i cinghiali sono diventati un serio problema: difenderemo l’agricoltura e l’ecosistema

I cinghiali e la fauna selvatici “sono un problema e l’abbiamo affrontato nella legge di stabilità con un primo intervento di carattere normativo. Perché ci basiamo su dati scientifici e non su considerazioni casuali o discorsi da bar, l’Ispra ha fatto un’analisi puntuale sulle presenze non sostenibili non solo dal punto di vista produttivo ma anche ambientale. Il proliferare eccessivo di alcune specie mette in discussione sia il loro crescere sani ma anche altre specie”. E’ quanto ha sottolineato il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida a margine di un evento sulla problematica della fauna selvatica, e in particolare dei cinghiali, alla Coldiretti. “Questo bilanciamento deve essere mantenuto, e in vari convegni ho sentito il presidente di Federparchi denunciare questo tipo di criticità.
I cinghiali mettono a rischio il sistema produttivo e l’ambiente
Un aumento eccessivo di ungulati – ha aggiunto – sta mettendo in discussione il sistema produttivo, la possibilità di coltivare e provoca danni economici per centinaia di milioni l’anno. E produce anche tanti incidenti drammatici nel loro esito e inoltre si può desertificare un territorio perché l’agricoltore non riesce a coltivare alla fine chiude la sua azienda. Bisogna trovare le soluzioni e la prima cosa che abbiamo fatto – ha sottolineato il ministro – è una pianificazione condivisa con le Regioni e tutti gli organi di controllo che non aumenta l’attività venatoria. Ma la possibilità di difesa del sistema economico e dell’ecosistema con strumenti necessari partendo da un dato scientifico. Il nostro governo non si gira dall’altra parte” ha concluso Lollobrigida.

Coldiretti: abbiamo oltre due milioni di cinghiali, c’è un incidente ogni due giorni
Con la presenza di 2,3 milioni di cinghiali, stimati dalla Coldiretti, sull’intero territorio nazionale la situazione è ormai insostenibile in città e campagne. Con danni incalcolabili alle produzioni agricole ma anche all’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali in aree di pregio naturalistico con la perdita di biodiversità sia animale che vegetale. Senza dimenticare i rischi per gli allevamenti e il Made in Italy a tavola con la diffusione della peste africana. L’invasione di animali selvatici come i cinghiali in città e campagne ha provocato più di 200 fra morti e feriti sulle strade in un anno, un incidente ogni due giorni. Oltre a danni alle coltivazioni e rischi sanitari per gli allevamenti. E’ quanto emerge dall’elaborazione di Coldiretti su dati Asaps.
Affrontare una delle peggiori minacce alla sicurezza delle famiglie, all’ecosistema, alla biodiversità
Si tratta di affrontare una delle peggiori minacce alla sicurezza delle famiglie, all’ecosistema, alla biodiversità e alla sovranità alimentare nazionale. Una situazione peggiorata con la siccità che – spiega Coldiretti – fa seccare i raccolti e asciuga i torrenti spingendo i branchi sempre più verso i centri urbani e i litorali a caccia di cibo e di acqua. Peraltro i bassi livelli dei fiumi permettono agli animali di attraversarli con più facilità aumentandone le possibilità di spostarsi da un territorio all’altro, tanto che i cinghiali sono capaci di percorrere fino a 40 chilometri alla volta.