Chi paga per il linciaggio personale contro Luca Morisi?

Chi paga per il linciaggio di Luca Morisi?

Se è vero che la procura della Repubblica procede verso l’archiviazione verso il più bravo dei social media manager italiani, non è pensabile che tutto fili nel silenzio generale.

Quel linciaggio contro Morisi

Perché qualche manina criminale c’è stata.

Lo hanno fatto passare persino per spacciatore di droga. Sì, Luca Morisi è stato oggetto di un linciaggio inaccettabile.

Il suo problema è stato una serata omosessuale? Eppure dovrebbe essere un tema del passato. Ma alla sinistra che si faceva paladina dei diritti delle persone libere nel loro orientamento, adesso non interessa chiedere perché è successo che tutto sia esploso alla vigilia delle elezioni amministrative.

Siccome Morisi è bravo nel suo mestiere, lo hanno messo alla gogna. Ieri un paio di Italia Viva sono arrivati ad esprimergli solidarietà condita da qualche però. “E però, pure lui che faceva con noi…”.

Ma come vi permettete voi, piuttosto. Fate un bordello incredibile per una manata volgarissima sulle chiappe di una giornalista e tacete sulla sostanza di quello che è accaduto a Luca Morisi: una trappola bella e buona.

Ad una settimana dal voto

Morisi fa una notte come voleva lui a ferragosto. Un paio di signorini da importazione gli scatenano l’inferno contro. Ma sui giornali se ne parla solo ad una settimana dal voto. Per far male alla Lega, a Matteo Salvini, fregandosene delle conseguenze personali su lui.

Eppure, vergognoso è stato il silenzio della politica. Non c’è stato nessuno a dire che qualcuno si dovrà scusare con una persona massacrata mediaticamente. Nessun paragone è possibile con altri casi, proprio perché Morisi non ha commesso reati. È come se l’Italia politica si fosse fermata alla mistica – ipocrita – del peccato.

Noi lo sappiamo che da Salvini ci sono solo porte aperte per Luca Morisi. Ma resta grave il silenzio opportunistico di una società politica che usa il sesso come bancomat elettorale. Noi preferiamo rispettare le persone. Per la loro essenza.