È ora che Luciana Lamorgese lasci il ministero dell’Interno

Luciana Lamorgese

Non può esserci più alcun dubbio: Luciana Lamorgese se ne deve andare dalla poltrona che occupa. Il ministero dell’interno va affidato ad una persona più capace di lei.

Il triste andamento del Rave party di Valentano in provincia di Viterbo ne è stato pessimo esempio di gestione di un evento di quella portata. Gli agenti di polizia sono stati impeccabili: quello che ha difettato è stato il sistema di allerta. Diecimila persone in arrivo e nessuno se ne è accorto in un Paese che punisce gli assembramenti con una quindicina di persone al massimo. Con tanti saluti alle misure restrittive adottate contro il Covid.

Troppe gaffe di Luciana Lamorgese

Poi l’altro fronte, quello dei clandestini. In questo momento abbiamo già oltrepassato il numero degli sbarchi dell’intero 2020, ma lei, Luciana Lamorgese, continua a fare spallucce e se ne frega. Anzi, si diverte anche a fare provocazioni come quello pro Ius Soli. Incredibile!

Di questa ministra si dice che sia protettissima dal Quirinale e c’è da chiedersi fino a quando Sergio Mattarella ne sopporterà le performance al limite del ridicolo.

Al Presidente della Repubblica chiedere volentieri: ma se su alzasse un’ondata di covid nel viterbese di chi sarebbe la colpa? Hanno idea al Quirinale – oltre che al Viminale – di quale rischio stiamo correndo in queste ore?

La Lamorgese non parla neppure con il suo sottosegretario, il  leghista Nicola Molteni. Lo soffre, perché sul tema del contrasto ai clandestini lui ne sa più di lei.

Non scrivete della positività al Covid

L’abbiamo vista all’opera persino quando ha sguinzagliato le forze dell’ordine per sapere chi aveva spifferato la sua positività al Covid. Non voleva farlo sapere. Però tutti gli italiani devono far conoscere il loro stato di saluto col Green pass. Altro strumento con il quale abbiamo conosciuto le gaffe della ministra dell’Interno.

Luciana Lamorgese è assolutamente inadeguata all’ambizioso ruolo che ricopre: Mario Draghi e tutta la sua maggioranza ne prendano atto e lo spieghino anche a Mattarella. Non sempre il Quirinale deve proteggere tutto.