L’Uefa multa la Roma, 3 milioni per mancato fair play finanziario: si salvano Milan e Inter

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La Uefa ha pubblicato l’ultimo report del Club Financial Control Body (CFCB), l’organo incaricato di monitorare i conti dei club europei sottoposti a regime di conciliazione finanziaria. Il documento riguarda la stagione 2024/25 e coinvolge dieci società calcistiche, tra cui tre italiane: Milan, Inter e Roma. Le due squadre milanesi hanno superato senza problemi la verifica degli obiettivi economici imposti, mentre la Roma, pur rispettando gran parte dei vincoli, ha oltrepassato di poco i limiti prefissati, incassando una nuova sanzione.

Milan e Inter, conti in ordine e obiettivi centrati

Il Milan e l’Inter avevano sottoscritto un accordo di conciliazione con la Uefa nel 2022 per rientrare nei parametri del nuovo settlement agreement, che impone una progressiva riduzione del disavanzo economico. Entrambe le società hanno raggiunto gli obiettivi intermedi previsti per l’anno fiscale in chiusura nel 2024, rispettando i parametri di sostenibilità e dimostrando una gestione finanziaria in linea con le nuove regole del financial fair play.

Per i due club meneghini si tratta di una conferma importante. Dopo anni di squilibri nei conti e bilanci in sofferenza, il percorso di risanamento avviato sta dando i primi frutti concreti. Nessuna sanzione, nessun richiamo, e soprattutto la possibilità di continuare il cammino europeo senza ostacoli di tipo economico-finanziario.

Roma sfora i limiti e riceve una nuova sanzione

Più complessa la situazione della Roma, che risulta essere l’unico club italiano sanzionato nel nuovo bollettino Uefa. Secondo quanto comunicato, i giallorossi hanno “leggermente superato” il tetto fissato per l’esercizio finanziario 2024, incorrendo in una multa da 3 milioni di euro. Una cifra contenuta ma significativa, soprattutto perché rappresenta la seconda sanzione consecutiva dopo quella dello scorso anno.

Il club capitolino aveva anch’esso sottoscritto nel 2022 un accordo con la Uefa, impegnandosi a rientrare nei parametri previsti entro la scadenza del regime di conciliazione. Nonostante alcuni progressi evidenti nella gestione economica, la Roma non è riuscita a rispettare integralmente il piano. Il superamento, seppur minimo, dimostra che i margini di manovra restano molto limitati per la società, che dovrà mantenere grande rigore finanziario anche nella prossima stagione.

Un equilibrio ancora precario per i giallorossi

La sanzione conferma che il club giallorosso continua a navigare in acque finanziarie delicate. Le spese sul mercato e la gestione operativa pesano ancora sui bilanci, e l’obbligo di rispettare i vincoli del settlement agreement costringe la dirigenza a decisioni prudenti, sia in fase di acquisto che di ingaggio.

L’ulteriore multa ricevuta dalla Uefa non compromette al momento la partecipazione alle competizioni europee, ma rappresenta un campanello d’allarme. Senza una correzione più marcata della rotta, il rischio è di vedere ridursi ancora di più la libertà d’azione sul fronte sportivo e gestionale. A differenza delle due milanesi, la Roma non ha ancora trovato un equilibrio stabile.

I controlli Uefa proseguiranno anche nel 2025

Il CFCB continuerà a monitorare tutti i club soggetti a regime di conciliazione anche nella prossima stagione. Il rispetto progressivo dei nuovi paletti economici imposti dalla Uefa rappresenta oggi una condizione imprescindibile per mantenere la competitività in campo europeo.

Milan e Inter sembrano aver imboccato la strada giusta. La Roma, invece, dovrà ancora stringere i conti per evitare ulteriori sanzioni e per poter tornare ad agire con maggiore libertà nei prossimi anni. Il fair play finanziario non fa sconti e ora, più che mai, il calcio italiano è chiamato a dimostrare che può coniugare risultati sportivi e sostenibilità economica.