L’Ugl alla regione Lazio: ripristinare le attività chirugiche sospese per il Covid

giuliano ugl

Il sindacato Ugl interviene sulla salute. Ugl Salute ha scritto alla Regione Lazio per la ripresa delle attività chirurgiche. “Abbiamo richiesto – dichiara il Segretario nazionale Gianluca Giuliano – perché di fronte all’evoluzione della curva epidemiologica e alla riduzione delle necessità di posti letto, per pazienti affetti da Covid-19, riteniamo essenziale che vengano ripristinate urgentemente le attività di assistenza sospese. Con la predisposizione di interventi per colmare le criticità già presenti nel periodo prepandemico.

L’Ugl: crisi sanitaria gravissima

Chiediamo all’assessore alla Sanità regionale Alessio D’Amato di revocare la disposizione della direzione regionale salute del 31 marzo 2021, che sospendeva le attività chirurgiche nei maggiori ospedali pubblici di Roma. Allo scopo di aumentare il numero di posti letto Covid non necessari in assoluto. Il blocco degli interventi – conclude il sindacalista – se non verrà revocato con urgenza rischia di produrre un ulteriore aggravamento della crisi sanitaria che non possiamo più permetterci”.

I sindacati non coinvolti nella trattativa

Riguardo ai taxi, l’Ugl in lotta insieme con gli altri sindacati di categoria. “Abbiamo appreso che presto verrà ratificato in Città Metropolitana il protocollo di intesa sul bacino di traffico comprensoriale sottoscritto dai comuni di Roma, Fiumicino, Ciampino e Civitavecchia”. È quanto dichiarano le segreterie del Lazio dei sindacati di caegoria. “Appare scorretto che non siano state coinvolte le organizzazioni sindacali nella stesura dell’accordo. Perché andrà a variare significativamente le condizioni generali per l’esercizio di taxi e di noleggio con conducente”.

L’Ugl: pronti ad azioni di protesta contro il Campidoglio

“Crediamo sia indispensabile discutere e rivedere al più presto questo accordo. Partendo da un confronto istituzionale con l’assessore alla Città in Movimento di Roma Capitale Pietro Calabrese per evitare importanti effetti negativi per i taxi capitolini. Che risulterebbero fortemente penalizzati dalle disuguaglianze operative nei territori interessati. Se così non fosse – concludono i sindacati – annunciamo che difenderemo le nostre istanze nelle sedi opportune. E saremo pronti fin da subito ad attivare le forme di protesta verso il Campidoglio e la Città Metropolitana”.